CORONAVIRUS, CI MERITIAMO LA VERITÀ O LE BALLE?
Le responsabilità della politica e della stampa..1) La politica. Mia opinione: si è comportata in modo serio e trasparente. Siamo stati i primi a fermare i voli, misura inutile se gli altri Stati restano aperti. Non ha nascosto nulla. Ha adottato misure preventive drastiche senza fare calcoli di convenienza anche in termini di popolarità e consenso elettorale (fatto più unico che raro). Ha litigato il minimo indispensabile (rispetto alla media solita). Ha informato puntualmente i cittadini, che hanno sempre paura “ci nascondano qualcosa”: Il sistema sanitario praticamente ha garantito un tampone anche a chi aveva un raffreddore: il massimo per qualsiasi ammalato, no?2) La stampa. Mia opinione: davanti a un evento che nessuno di noi dal ’45 a oggi aveva mai vissuto (chiusura di scuole, cinema, teatri, musei, stadi, fiere…: un coprifuoco senza precedenti nelle nostre vite) ha sottolineato l’evidente eccezionalità. Se avesse minimizzato, tutti a dire “ci nascondono qualcosa!”. Nella stragrande maggioranza dei casi (salvo rare eccezioni) i media hanno riportato, informato e approfondito con coscienza senza enfatizzare ciò che era già di per sé enfatico. Le tv dovevano mandare in onda Stanlio e Ollio invece dei programmi speciali per fare la chiarezza pretesa giustamente dai cittadini? RISULTATO: adesso si fa marcia indietro, lentamente, perché a essere trasparenti e seri si è passati per fessi. Siamo diventati gli appestati d’Europa, subendo danni economici mostruosi, solo perché negli altri Stati non fanno i tamponi, ne fanno meno, comunicano quello che gli pare. Quindi si faranno meno tamponi e si comunicheranno solo i casi gravi, sennò passiamo per gli unici fessi. E diminuiranno le precauzioni. Mentre la maggioranza dei cittadini è divisa tra “fate allarmismo eccessivo, misure esagerate” e “gli ospedali sono pieni di moribondi, ci nascondono qualcosa!” ERGO: mi chiedo e vi chiedo, siamo un popolo sufficientemente maturo per essere trattato da adulto? Ci meritiamo la libertà, la verità o le balle?
