LA BELLA STORIA DI ARTABAN IL QUARTO RE MAGIO
Nell’antica Persia,in una città di nome Ecbatana,viveva un uomochiamato Artaban. Artaban faceva partedi una remota comunitàdi studiosi zoroastrianiconosciuti come Magi. Gli Zoroastriani eranoastrologi e credevanonella ricercadel bene e della luce. All’apparire di una Stellapiù lucente delle altre,Artaban annunciò alla sua comunitàche presto avrebbe raggiuntoaltri tre Magi, per cercare con loroil Re d’Israele appena nato. Venduti tutti i suoi beni,Artaban comprò tre preziosissimigioielli: uno zaffiro, un rubinoe una perla. Voleva portarli con séper farne omaggioal Re. Cominciò cosìil viaggio di Artaban. Quando partì, aveva solodieci giorni per incontrarsi coni tre compagni al monte di Nimrod,presso il Tempio delle Sette Sfere. Ma, mentre Artaban si avvicinavaal Tempio, il giorno dell’incontro,vide sulla strada un uomo agonizzante,che si lamentava. Che fare? Dare una coppa d’acquaa quell’uomo morenteo proseguire, affrettandosiper raggiungere gli altri Magi? Dato che i Magi non eranosolo astrologi, ma anchemedici, Artaban si fermò. Con la sua perizia e la sua sapienzaassistette per ore l’infermo, lo curò,fin quando non gli tornarono le forze. Dopo essere ripartito e dopoaver raggiunto il luogo dell’appuntamento,Artaban scoprì che i suoi amicise n’erano andati. Fu così costretto a venderelo zaffiro per comprareuna carovana di cammelli peraffrontare il prosieguo del viaggio. Arrivò a Betlemme proprio mentrei crudeli soldati di Erode stavanomassacrando i bambini innocentidi quella città. L’uscio di una casa eraaperto, e Artaban poter ascoltareuna mamma che cantavala ninna nanna al suo bambino. La donna gli disseche i suoi amici Magi eranogiunti a Betlemmetre giorni prima. Avevano trovato Giuseppee Maria e il loro bambino,e avevano lasciato i loro doniai suoi piedi. Quindi erano scomparsimisteriosamente com’erano arrivati. Giuseppe aveva preso sua mogliee suo figlio ed era partito in segreto.Girava voce che fossero andatimolto lontano, in Egitto… All’improvviso, all’esterno della casa,rumori, grida, confusione, pianti di donne.E poi un grido disperato:“I soldati di Erodestanno uccidendo i bambini.” Artaban si affacciò all’uscioe vide una banda di soldati checorreva per strada, con le spade sguainatee le mani insanguinate. Il capitano raggiunse la porta,ma Artaban lo fermò e gli diedeil rubino, chiedendogli di lasciarein vita la mamma e il suo bambino. Quindi Artaban, sempre seguendo il Re,raggiunse l’Egitto, cercando dappertuttole tracce della piccola famigliache era fuggita prima che arrivasse a Betlemme. Per 33 anni, Artaban continuò a vagarealla ricerca del suo Re, spendendola sua vita aiutando i poveri e i malati.Alla fine, arrivò a Gerusalemme,nei giorni della Pasqua. C’era una grande commozionea Gerusalemme. Improvvisamente,una donna, fatta schiava per debiti.mentre veniva trascinata in catene dai soldati,si gettò ai piedi di Artaban. Prendendo l’ultimo dei suoi tesori,la perla, lo diede alla ragazza:“È per la tua libertà, sorella!È l’ultimo dei tesori che avevotenuto per il mio Re”. Mentre Artaban parlava,un forte terremoto scosse la città.Fu colpito da una tegola. Artaban seppeche stava per moriresenza aver trovato il suo Re.La ricerca era finita,ed egli aveva fallito. La giovane schiava riscattata, abbracciandoquell’uomo vecchio e morente,udì una voce dolcissima, e poi videche le labbra di Artaban si muovevanolentamente. Artaban:“Ah, Maestro, ti ho tanto cercato. Dimenticami.Una volta avevo preziosi regali da offrirti.Adesso non ho più nulla.”Gesù:“Artaban, tu mi hai già dato i tuoi doni.”Artaban: “Non capisco, mio Signore.” Allora quella voce inconfondibiletornò a farsi sentire, e la donnapoté udirla chiaramente. Gesù:“Quando ero affamato,mi hai dato da mangiare,quando avevo sete,mi hai dato da bere,quando ero nudo,mi hai vestito.Quando era senza un tetto,mi hai preso con te.” Artaban:“Non è così, mio Salvatore.Non ti ho mai visto affamato,e neanche assetato.Non ti ho mai vestito.Non ti ho mai portato nella mia casa.Per trentatré anni ti ho cercato,ma non ho mai visto il tuo voltoe non ti ho mai aiutato, mio Re.Non ti ho mai visto fino ad oggi.” Gesù: “Quando hai fatto queste coseper l’ultimo, per il più piccolodei miei fratelli – tu le hai fatte per me.” Artaban si rivolse alla donnache aveva liberato dalle catene:“Hai sentito che dice Gesù?Abbiamo trovato il Re.L’abbiamo trovatoed egli ha accettato tutti i miei doni.” Un lungo sospiro di sollievoesalò flebilmentedalle labbra di Artaban. I suoi regaliera stati accolti.L’altro Re Magioaveva trovato il Re. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.Matteo 25:40
