AL BAGHADADI E’ VIVO O MORTO? CHISSENEFREGA, IL CALIFFO NON E’ MAI CONTATO NULLA

In tutti questi anni, compresi quelli del finto califfato,Al Baghdadi si è mostrato una sola volta in pubblico: il 5 luglio 2014, a Mosul, per un’allocuzione pubblica dalla moschea al-Nuri.Per il resto, qualche proclama, e poco altro. Mai più visto, soprattutto. Nemmeno quando in Libano gli arrestarono la moglie, o qundo lo ferirono e poi guarì o quando i suoi riconquistarono Palmira per poi riperderla. Nemmeno per uno dei clamorosi attentati in giro per il mondo di cui l’Isis, tra lo scetticismo degli investigatori, si è preso il merito e la responsabilità. Tutto questo ha ingigantito l’ombra di Al Baghdadi e l’ha proiettata nel mito, facendone un’icona della contemporaneità. Uno dei tanti divi che all’apice del successo spariscono, o misteriosamente muoiono, come Marlyn, o Elvis, e dei quali si parla proprio in virtù dell’assenza. Non a caso Al Baghdadi resta in cima alla lista deimost wanteddell’Fbi, con una taglia di dieci milioni di dollari sul capo, anche senon si è mai capito bene quale sia la sua reale funzione in un movimento che quasi subito è diventato assai più militare che ideologico,per non parlare poi del “teologico”. Tutto il gran chiacchierare che si fa sulla sua morte è appuntogossip, secondo l’etimo dell’antico vocabolo inglesegodsibb, prima “padrino” ma poi anche “persona con cui si può parlare familiarmente di cose futili”.Morte annunciata almeno una dozzina di volte(l’ultima dai russi, a fine maggio, che sostengono di averlo liquidato con un’incursione aerea condotta alla periferia di Raqqa),sempre smentita, ri-annunciata una settimana fa dal solito Osservatorio Siriano sui Diritti Umaniche vedeva Al Baghdadi stecchito a Est della città di Deir Ezzor in Siria, ri-smentita ieri dall’antiterrorismo curdo che invece lo considera vivo a Raqqa, la città della Siria che è diventata la capitale del suo califfato tarocco.