LA GERMANIA A COLPI DI GIUDICI APRE LA BATTAGLIA SU CHI PAGHERÀ LA CRISI

Ultimatum dell’alta corte di Karlsruhe, la Corte costituzionale tedesca, alla Bce: 90 giorni per «giustificare» la condivisione dei debiti nell’eurozona, altrimenti Berlino non potrà più finanziare il Quantitative easing, l’acquisto di titoli di stato di Paesi in difficoltà. La Corte tedesca cerca di imbrigliare la politica anti-crisi della Bce Minacce sulla politica anti-crisi della Bce. «L’attacco, partito dalla Germania, apre la battaglia su chi pagherà la crisi», la sintesi titolo di Anna Maria Merlo sul Manifesto. «Una sentenza della Corte di Karlsruhe, la giurisdizione di ultima istanza della Germania (l’equivalente della Corte costituzionale) ha dato tre mesi di tempo alla Bce per fornire «chiarimenti» sulla «proporzionalità» degli acquisiti di titoli di stato dei paesi europei da parte della Banca centrale europea con il programma di quantitative easing (Qe) iniziato nel marzo 2015 da Mario Draghi, durato fino al dicembre 2018 e poi riattivato nel novembre 2019. Il Public Sector Purchase Programme ha portato nelle casse della Bce un po’ più di 2mila miliardi di debito pubblico di vari paesi europei»… CONTINUA SU REMOCONTRO: