LA STORIA NON È SERVITA A NULLA SE SI RIPETONO GLI STESSI ERRORI

LA STORIA NON  È SERVITA A NULLA SE SI RIPETONO GLI STESSI ERRORI

L’idea dei profughi italiani “fascisti e da deprecare” fu messa in giro dallo stalinista Togliatti che premeva per un’Italia internazionalista e sovietica. La sua posizione è stata sepolta da Berlinguer e cancellata dalla Storia che con Napolitano ha cominciato a operare i giusti distinguo e riconsiderato i fatti. Poi però vediamo fascisti e neofascisti e ultradestra che continuano a sfruttare gli esuli e il loro giusto orrore per essere stati più volte traditi in patria e dimenticati, rispolverando nei fatti l’idea che “quelli” erano fascisti come diceva Togliatti, stuprando di nuovo la storia e la memoria, non tanto perché lo fossero o no, ma perché hanno pagato per tutti, con la vita, con l’identità, con le proprietà, senza neanche il diritto al pianto e al ricordo delle vittime. E vediamo altri a sinistra che di fatto rigenerano le posizioni di Togliatti, tradito anche da Tito, senza minimamente rendesene conto.a quel punto gli interessi internazionali erano consolidati. L’Italia entrava nella Nato, col beneplacito di Togliatti che firmava l’amnistia per tutti i reati di guerra e la perdita di Istria e Dalmazia, ma salvando Trieste, compensava della mancanza di una Norimberga Italiana e consentiva alla dc di accedere ai fondi americani per avviare la ricostruzione e il boom economico mentre Tito diventava il “comunista da difendere” dopo lo strappo da Mosca e la rivendicazione di autonomia dal Cremlino (che produsse le purghe degli italiani stalinisti che avevano passato il confine a rovescio). E’ davvero un caso emblematico in cui nessuno è esente da colpe.