SE FOSSE UNA GUERRA, SAREBBE GIÀ PERSA

Sento dire in Tv che ci troviamo di fronte a “una guerra” al virus Covid-19.Macron, ha detto la stessa cosa: “C’est une guerre”. Le parole sono importanti – cit. Determinano atteggiamenti mentali e comportamenti. Al momento non abbiamo cure sicuramente efficaci per i malati, né un vaccino. Se fosse una guerra, siamo senza armi. Quella che stiamo facendo, invece, è un’AZIONE COMUNE SANITARIA E CIVILE DI PROFILASSI PER IL CONTENIMENTO DEL VIRUS, e la sua possibile regressione attraverso la diminuzione dei casi di contagio. Non si è in guerra contro una malattia, non si è in guerra contro il CANCRO. Si è in CURA! C’è invece una vera guerra in Italia, ed è una guerra civile non armata (almeno per ora) tra la peggiore destra della Storia italiana (per me, nei suoi presupposti ideologici e nello squallore dei suoi esponenti persino peggiore del Fascismo) e chi crede in questo governo di seri galantuomini che sta facendo tutto il possibile per ARGINARE le più drammatiche conseguenze dei virus. Dire in questo momento che “nessuno deve pagare le tasse per quest’anno” è un atto di sabotaggio eversivo per distruggere lo Stato e continuare a fare campagna elettorale sulla pelle dei morti per il virus. Polemizzare su ogni atto governativo è spaccare l’Italia (che è spaccata già in due tra pro e contro questo Governo) in una fase epocale di crisi. Se il Covid-19 avesse emozioni, io credo che riderebbe. Una tale massa di folli che si mette a discutere di ogni cosa mentre lui li infetta, non gli capiterà più di trovarli.