A TUTTI GLI EMILIANI. A TUTTI I CALABRESI

A TUTTI GLI EMILIANI. A TUTTI I CALABRESI

«Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto ad un uomo politico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insediato al posto di potere egli ti poteva garantire una raccomandazione, la promozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro. Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali e comunali degli uomini peggiori, spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla società. Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua». La pensava così Pippo Fava, uno straordinario giornalista siciliano ucciso dalla mafia per le sue grandi inchieste. E come dargli torto. La democrazia si fonda sulla partecipazione di tutti. Se la partecipazione è segnata dall’interesse particolare, dall’avidità personale, dalla credulità e dall’ignoranza, il risultato è una società malata e allo sbando che consegna i poteri a un manipolo di farabutti. Votare è cosa seria, serissima. Quando si vota si vota per se stessi e per la grande comunità cui si appartiene. Si vota per il presente, ma guardando al futuro. E si dovrebbe avere il diritto di essere informati seriamente. Di conoscere programmi e idee, non solo il fiume secco delle facili promesse. A voi calabresi e emiliani questo è stato negato. Vi è stato persino rifiutato il diritto di vedere a confronto i candidati principali. I candidati della Lega hanno evitato accuratamente quasi ogni confronto. Misurarsi su idee e programmi per loro è pericolosissimo. Renderebbe palese la loro inadeguatezza e le loro menzogne. La politica fatta coi selfie, con le urla, con la richiesta di pieni poteri, con l’invenzione di falsi problemi e nemici, con la manipolazione costante della cronaca, è sempre stata la base delle tirannie. Cosa hanno a vedere i calabresi con il solo politico condannato per razzismo e proprio contro i meridionali? Cosa hanno a che vedere gli emiliani, gente operosa, con chi mai ha lavorato ed è stato e è campione di assenteismo? Cosa a che vedere questa gente concreta e civile con chi dileggia l’antifascismo e ha seminato odio verso gli ultimi? Cosa abbiamo tutti noi a che vedere con chi ha fatto di un’immigrazione malgovernata l’unico problema dell’Italia nascondendo corruzione, mafie, debito pubblico, disastro del territorio, disoccupazione ? Non sono stati gli immigrati a rovinare l’Italia, ma decenni di malgoverno di cui la Lega ha fatto parte. Ricordatelo, non perdete la memoria. Non consegnate l’Italia al peggio di se stessa che pretende assurdamente di essere il nuovo che avanza . Respingete, anche per noi, i demagoghi. E poi insieme cambiamo sul serio questo nostro povero ma bellissimo paese.