DOCUMENTARI. LA RESIDENZA FRANCESE DI THIC NHAT HANH

Uscito un paio di giorni fa. Non resterà molto.Documentario sulla residenza francese di Thich Nhat Hanh, che insegna l’antica arte della meditazione buddhista.Il Mindfulness. Qui a Roma è in una sola sala. Madison. Per me dall’altra parte della città.Ho solo 40 minuti per arrivare, parcheggiare e fare il biglietto.Ci provo.Arrivo. Trovo subito parcheggio, entro, nessuna coda al multisala. Entro in sala. Siamo pochi. Mi siedo.La voce narrante è di Benedict Cumberbatch.Il film inizia con la rasatura dei capelli dei ragazzi e ragazze che diventeranno monaci. Le immagini mi creano disturbo, ecco mi dico, ho sbagliato film. Le regole del monastero. Le meditazioni in cui si vede uno dei monaci si annoia dietro al maestro, sbadiglia due volte, sbadiglio anche io.Poi tutto tutto cambia. Diventa emozione allo stato puro. Si analizzano le perdite, la differenza. Il monastero è aperto al pubblico. Si può restare una settimana, due. Ogni 15 minuti un suono ricorda a tutti di essere presenti nel qui e ora.Una madre chiede scusa al proprio figlio perché non riesce a dargli l’attenzione che merita. Il figlio è immobile, una monaca piange e io piango di più. Una bambina dice che non riesce a rassegnarsi alla perdita del suo cane, il maestro le spiega che il suo cane e’ ancora con lei, ma in una forma diversa. Lei sgrana gli occhi e i miei sono già inondati di lacrime.Esco leggera. Mi ricorderò di fermarmi nel qui e ora almeno 10 volte al giorno. Me lo prometto. Sono un disastro, lo so, il mio cervello ribolle di pensieri , di paure.Se potete andate a vederlo. È un viaggio prezioso.