E’ UNA VIGLIACCATA MISERABILE QUELLA DI SALVINI SULL’ABORTO DELLE DONNE STRANIERE

E’ UNA VIGLIACCATA MISERABILE QUELLA DI SALVINI SULL’ABORTO DELLE DONNE STRANIERE

Le donne straniere abortiscono più di quelle italiane. Quasi tre volte di più… Ma lo stile di vita c’entra, però, davvero molto poco. Se lo metta bene in testa il peggio degli uomini, quelli che attualmente vedono in Matteo Salvini il loro campione e che denunciano questo “abominio” con non celato razzismo accusando le donne straniere di “stile di vita incivile”. La nostra società, ancor oggi, non riserva molta attenzione e spazio ai diritti delle donne. A quelli delle donne straniere ancor meno. Non risulta da nessuna parte che abortire sia pratica normale delle donne africane o dell’Est Europa a casa loro. Risulta, anzi, il contrario. L’aborto, da quelle parti, è considerato una vera e propria tragedia. Ma l’ignoranza voluta dei Salvini queste cose non vuole saperle. Il loro stile di vita è il vero orrore di questo nostro povero paese con la sua demonificazione dell’altro, peggio ancora se l’altro è donna. La nemica di sempre da piegare e da piagare. Salvini è stato ministro degli Interni. Meglio ancora ha usato il ministero degli interni per la sua scalata al potere. Comizi, cene, abbuffate e tempo per leggere e studiare i dossier non lo ha mai voluto avere. Troppo faticoso, evidentemente. Avrebbe scoperto tante cose se invece lo avesse fatto. Avrebbe letto che le ragazze straniere costrette alla prostituzione devono spesso accettare rapporti non protetti e se restano in cinta sono costrette dalle organizzazioni criminali che le schiavizzano ad abortire. Il giorno dopo, al “lavoro”. A richiedere insistentemente rapporti non protetti sono italianissimi clienti. Avrebbe scoperto che tante donne straniere impegnate nel lavoro nei campi o in quelli domestici sono sistematicamente violentate dai loro “datori di lavoro”. Accade nella pianura Pontina, in quella di Gioia e di Vittoria e chissà dove altro ancora. Devono tacere, sopportare e abortire, altrimenti quel lavoro lo perdono. Verrebbero licenziate da italianissimi padroni. E invece no. Per Salvini e gli uomini come lui meglio non sapere o far finta di non sapere che se per le donne nel nostro paese, in genere, la vita è difficile e pregna di violenze e discriminazioni, per quelle straniere è un vero e proprio inferno. Meglio umiliare, puntare ancora una volta l’indice contro le vittime che, tanto, non hanno alcuna possibilità di difendersi.