GENOVA: ” AUTOSTRADE SAPEVA E NON HA CHIUSO IL PONTE”

Sapevano e non hanno fatto niente. Erano a conoscenza dello stato di compromissione delponte Morandie, nonostante questo, il viadotto non è stato chiuso. Il nuovo, duro atto diaccusa nei confronti di Autostrade per l’Italiaè diCarmelo Gentile, docente del Politecnico di Milano, sentito dal pubblico ministeroMassimo Terrile come persona informata dei fatti. Il pm ha interrogato anche il ricercatore Antonello Ruccolo. I due docenti firmarono lo studio dell’ateneo milanese nel 2017, su commissione di Aspi. Ma chi sapeva? Gentile non ha dubbi: Spea, la società del gruppo Atlantia che per Autostrade cura il servizio di sorveglianza e manutenzione delle infrastrutture, era informata. La società aveva calcolato il livello di efficienza della struttura. Con il parametro, risultato dal test di controllo, il ponte doveva essere chiuso. Cosi non è stato e il viadotto è collassato il 14 agosto scorso. Una tragedia costata la vita a 43 persone. Nell’indagine del Politecnico, Gentile e Ruccolo avevano evidenziato, nella pila 9 del ponte, deformazioni degli stralli non conformi alle attese. I due tecnici avevano anche suggerito l’installazione di sensori, prima, durante e dopo i lavori per rinforzare le pile 9 e 10. Ma non chiesero – loro neppure – di chiudere il ponte Morandi. “Quando Autostrade ci ha commissionato lo studio– ha detto Gentile al pm –si è guardata bene dal darci tutta la documentazione. L’avessimo avuta, sarebbe stato diverso. Avrei chiesto io stesso di chiudere il ponte”.