MA QUALE FAVORE A SALVINI. SI DIA L’ AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE , POI VEDIAMO

MA QUALE FAVORE A SALVINI. SI DIA L’ AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE , POI VEDIAMO

Marco Travaglio, che sulle questioni dell’immigrazione non ha mai nascosto la sua ammirazione per la linea dura di Minniti, oggi attacca il Tribunale dei ministri di Catania con il solito luogo comune secondo cui i magistrati incriminando il successore Salvini gli farebbero “un favore”. Diciamo che l’argomento appare un po’ contraddittorio, se in altre occasioni si è rivendicata l’autonomia della magistratura. Ma la linea editoriale del Fatto quotidiano di questi tempi è sempre più misteriosa. Interessante, comunque, una minacciosa sventagliata di battute che sembra anticipare la linea difensiva del ministro dell’Interno: i migranti non furono sequestrati da Salvini sulla Diciotti perché erano saliti sulla nave “con gioia” scampando all’affondamento, e il magistrato che salì sulla nave dovrebbe temere guai per se stesso nel momento in cui firma provvedimenti contro il ministro, per aver omesso l’ordine immediato di sbarco dopo il suo sopralluogo al momento dell’attracco in porto, senza rilevare allora un sequestro in atto. Abbiamo molti dubbi sul “favore” del tribunale dei ministri a Salvini, mentre questo di Travaglio è di certo un “favore” giornalistico, e assolutamente sorprendente