PROFESSIONISTI: ARRIVA L’EQUO COMPENSO

La parcella del professionista sarà conforme alla legge soltanto quando risulti proporzionale alla quantità e alla qualità del lavoro svolto. Questo è ciò che prevede il principio dell’equo compenso approvato dallaCommissione al Bilancio del Senatoe che entra nel decreto fiscale esteso a tutte le categorie e non solo agli avvocati come si pensava inizialmente. Una tutela importante per i professionisti di ogni categoria (con o senza Ordine di riferimento) che prevedeun minimo salarialesotto il quale non si può scendere quando la commessa è da parte di banche, assicurazioni e grandi imprese. L’importante modifica, richiesta a gran voce dal Comitato Unitario delle Professioni e Rete delle Professioni Tecniche, è avvenuta il 16 Novembre grazie ad un emendamento alla legge di conversione del decreto fiscale; ancora non è stato stabilito il quantum di questi minimi e per questo futuri interventi normativi si renderanno necessari. Nel frattempo, la manifestazione che si sarebbe dovuta tenere a fine mese in nome di questa battaglia, portata avanti da tutto il mondo delle professioni, è ancora in programma nonostante le rassicurazioni diSilvio Lai(PD) relatore del provvedimento, il quale ha affermato che il decreto “Non sarà modificato” alla Camera. Il timore nel mondo dei professionisti rimane e perMarina Calderone, Presidente del Cup, la manifestazione si farà comunque; infatti, per il Presidente del Comitato unitario delle professioni “sono ancora possibili interventi (…) bisognerebbe chiarire il passaggio nel quale si parla di invarianza di spesa e bisogna specificare meglio le modalità di applicazione alle professioni non regolamentate». Armando Zambranoè dello stesso avviso e ritiene la nuova norma “migliorabile” aggiungendo che “bisogna vigilare perché il principio appena introdotto non venga disapplicato dalla Pa ”.Infatti un’altra grande novità introdotta riguarda proprio la Pubblica Amministrazione, che come i committenti privati, dovrà corrispondere un compenso equo al professionista; tale modifica è significativa, soprattutto dopo il caso delComune di Catanzaro, che aveva scatenato l’ira del Presidente del ColapEmiliana Alessandrucci che aveva definito la questione come “vergognosa”: il comune si era rivolto agli architetti con un bando che prevedeva come compenso “simbolico” la cifra di 1 euro. Nel frattempo dal Governo arriva la risposta diAndrea Orlando, Ministro della Giustizia, che ha commentato l’approvazione dell’emendamento definendolo “Un altro passo per il riconoscimento dell’equo compenso per il lavoro dei professionisti” aggiungendo che “E’ un impegno che ho preso con tutti i professionisti italiani per sradicare quello che ho più volte definito come un vero e proprio ‘caporalato intellettuale”.Una rivendicazioneda parte della maggioranza rispetto l’impegno sul tema a cui si unisce ancheChiara Gribaudo, responsabile Lavoro del PD. La speranza è l’ultima a morire, la cautela è molta; tante sono le associazioni di categoria che hanno accolto questa novità in maniera estremamente positiva anche se con molta sorpresa: la paura e i dubbi circa ciò che sarà sono percepiti chiaramente nel mondo dei professionisti, soprattutto dalle dichiarazioni dei loro rappresentanti. E’ una vittoria che “restituisce dignità al lavoro professionale e ripristina un concetto fondamentale della Costituzione” diceDiego Buono, Presidente della cassa geometri; una battaglia che è stata vinta, una battaglia di una “guerra” che continueràil 30 Novembrein piazza a Roma con lamanifestazionedelle professioni.