USATE IL CASCO

Fra le mille cose assurde del Decreto Sicurezza che si voterà in tutta fretta domani al Senato, c’è l’inasprimento della Legge Reale del 1978 sulle manifestazioni e sull’uso del casco. Questa Legge fu fatta dalla DC per rispondere ai cortei degli anni 70 che, anche grazie agli scontri, avevano portato a un miglioramento delle condizioni di vita di milioni di persone, che avevano avuto lavoro, casa, salari, diritti. (Tutto quello che oggi, che stiamo buoni buoni, non abbiamo). Ora Salvini rende ancora più dura quella legge per prevenire eventuali cortei di contestazione del “suo” governo e per impedire che si sviluppino lotte che migliorino le condizioni di vita delle persone. Usare un casco protettivo e qualsiasi mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento di una persona prevede una condanna fino a 3 anni e, congiuntamente all’arresto, una multa da 2000 a 6000€. Inutile dire che 3 anni di condanna per aver indossato un casco o una kefia sono ridicoli, in un paese in cui gli imprenditori e i politici che evadono, che ammazzano, che ridono durante i terremoti, che fanno cadere i ponti, non pagano mai. Ma al di là di questo sproposito, è proprio il principio che è sbagliato. In Italia polizia e carabinieri, non solo a Genova, hanno massacrato cortei studenteschi, hanno manganellato operai, hanno fracassato teste. Arrivano come dei Robocop, addestrati, armati di tutto punto, hanno le telecamere e ti possono arrestare in “flagranza” anche 48 ore dopo, ma non hanno i numeri identificativi e se anche riuscissi a identificarli godono di una vera impunità. In queste condizioni, usare un casco è una misura di buon senso, è un diritto del cittadino. Anche se noi andiamo in piazza con le migliori intenzioni, le forze dell’ordine sono lì con le peggiori, perché sono consapevoli di star combattendo una guerra contro un nemico. Un nemico che in realtà chiede solo giustizia, ma loro sono “forze dell’ordine” proprio perché devono mantenere quest’ordine così com’è, perché niente deve cambiare, perché chi ha potere e ricchezza sia protetto. Nel 2010, dopo la bellissima giornata del 14 dicembre, quando decine di migliaia di giovani si fecero sentire con forza a Roma contro la vergogna di Berlusconi che comprava la fiducia del suo Governo con i voti di Razzi e Scilipoti, non solo la Destra, ma anche i vari Saviano e Repubblica, si fecero sentire per dirci che non si poteva andare ai cortei con il casco… ComeCollettivo Autorganizzato Universitario Napolirispondemmo con questo volantino, stampato a decine di migliaia di copie, che fu perfettamente compreso dai ragazzi che in quei mesi si erano mobilitati. Ieri come oggi siate responsabili, non mettete in pericolo la vostra vita. USATE IL CASCO!