LE “DONNE CATTIVE” VENGONO DA LONTANO. E’ ORA DELLE NASTY WOMEN

LE “DONNE CATTIVE” VENGONO DA LONTANO. E’ ORA DELLE NASTY WOMEN

“Da quando Trump ha etichettato Hillary Clinton come ‘nasty woman’ (donna odiosa, ndr), l’espressione è diventata un termine onorifico per qualunque donna”. Così il direttore delle Giornate del cinema muto, Jay Weissberg, inaugurava l’edizione n. 36 (30 settembre-7 ottobre) più che mai dentro il mondo sonoro, e non solo per lo stupendo accompagnamento musicale dei film, ma soprattutto per la sintonia con il presente, a cominciare dall’eco delle guerre nella sezione a cura di Sergio G. Germani dedicata ai documentari sulle imprese coloniali in Libia di Luca Comerio, che mostra fotogrammi piangenti con i mucchi di cadaveri del “nemico arabo” e le “entusiastiche” scorribande dell’esercito italiano, dei feroci ascari eritrei, dello “squadrone bianco” della cavalleria (impegnato, a colori, in una traversata fluviale non poco imbarazzante e perfino umoristica), del genio e dell’artiglieria. Materiali “rimodellati” e restituiti all’attualità, anni fa, da Gianikian/Ricci Lucchi inDal Polo all’Equatore.