COVID 19. NUOVI E INASPETTATI EQUILIBRI MONDIALI

Il nuovo Mantra del “tutto non sarà mai più come prima” continua a fornire nuovi spunti di riflessione. Su iniziativa del Cancelliere austriaco Sebastian Kurz si sta formando un’alleanza trasversale dei “Paesi sani” o se vogliamo un Health Club, in questo caso un H 7. I paesi coinvolti sono per il momento: Austria, Danimarca, Repubblica Ceca, Grecia, Israele, Australia e Nuova Zelanda, ma se il progetto dovrebbe svilupparsi in maniera positiva ci saranno senz’altro altri paesi interessati ad aderirvi. L’idea iniziale era quella di intensificare la collaborazione nel campo della ricerca medica e scientifica per arginare la prevista ondata di ritorno, visto che i paesi in questione si trovano già in piena fase due. E’ chiaro a tutti che l’apertura di esercizi commerciali, scuole, parchi, ecc. porterà con sè una fase di recrudescenza nella quale sarà fondamentale sviluppare le adatte procedure per impedire l’impennata esponenziale dei contagi. Kurz ha alzato il livello di collaborazione proponendo di creare una zona di traffico aeereo comune ai paesi in questione. Il lockdown prolungato ha creato una seria crisi economica e l’incentivamento del turismo è sicuramente un settore trainante per le finanze di molti dei paesi coinvolti in questa nuova federazione. Non esiste ancora un protocollo ufficiale, ma l’idea è quella di basarsi su un nuovo tipo di esame capace di fornire in 2-3 ore il risultato di positività al Corona virus. Una volta arrivati al paese di destinazione i turisti si adegueranno alle disposizioni sanitarie del paese ospitante, senza però dover passare un periodo di isolamento. La Germania, anche lei invitata a partecipare a questa anomala edizione di “giochi senza frontiere” ha rifiutato l’offerta. Un accordo del genere metterebbe in discussione gli accordi di Schengen che regolano il libero passaggio fra i paesi membri della UE. Israele si trova nel bel mezzo della fase due, questa settimana verranno riaperti gli asili ed i centri commerciali, mentre la settimana scorsa erano stati riaperti negozi, parchi naturali e le elementari in maniera parziale. I dati per il momento sono incoraggianti, anche se l’attuale fase di rilascio non sempre viene accompagnata da un comportamento responsabile da parte della popolazione. Mascherine e distanza di sicurezza sono valori abbastanza labili in questo momento. E’ interessante notare che Israele e paesi limitrofi stanno attraversando la pandemia in maniera quasi indolore. I dati ufficiali parlano di cifre irrisorie nei paesi confinanti allo Stato ebraico. Libano, Siria, Giordania, Autonomia palestinese, la striscia di Gaza e l’Egitto stanno dimostrando una sorprendente tenuta nonostante i rispettivi sistemi sanitari non siano considerati delle eccellenze. Un dato di fatto da tenere in considerazione e da analizzare in maniera approfondita quando si tireranno le somme.