IL MIO RITORNO IN TRIBUNALE … SENZA FEBBRE

IL MIO RITORNO IN TRIBUNALE … SENZA FEBBRE

Raccontino della notte. Nell’era 2.0, dopo il 7.3 (la tinta azzeccata per l’amata Minnie) e il 6.3 (quella azzeccata per me), il 36.2: la mia temperatura corporea. Me la prova Pino sulla soglia del Palazzo di giustizia nel giorno del via libera alla ripresa, tra guanti, mascherine, gel e porte delle aule chiuse ai cronisti. In attesa di essere ‘tamponata’ e ‘sierologicamente testata’, almeno so di non avere la febbre che è già qualcosa. Con la fase 2 tribunalizia, Pino, storico addetto alla vigilanza, lo hanno reclutato anche come infermiere. E’ lui il ‘misurator’ della febbre a chi deve rimettere piede sul pianeta giustizia cremonese. E, dunque, anche a lui faccio gli auguri per la ‘Giornata mondiale degli infermieri’ che sino ad oggi, 12 maggio del 2020, tutti ne ignoravamo l’esistenza (salvo gli addetti ai lavori) , ma che d’ora in poi la segneremo sul calendario con l’evidenziatore. O la ricorderemo a memoria come la festa del papà e della mamma. A Pino avrei voluto chiedere di misurami anche la pressione, non tanto per sapere la minima: è bassa, perché dirigendomi verso via dei Tribunali, non camminavo, strisciavo. Mi incuriosiva la massima, perché rimettere piede nel Palazzo, dopo due mesi di semi clausura casalinga e due sole puntatine in Tribunale, un po’ di emozione l’ho provata. Passata indenne dal misurator e sotto il metal detector, saluto qualche avvocato capellone (la barba non lo so, perché nascosta dalla mascherina). Scambio due chiacchiere con una mamma avvocato. Mi spiega quanto sia difficile gestire i figli a casa. . E’ fuori dalla grazia di Dio. Ai figli oggi bada il marito che può continuare a lavorare in smartworking. Un’altra mamma avvocato mi dice che tornare in Tribunale <è come prendere una boccata d’ossigeno>. E avanti così. Insomma, nel mio primo giorno, non raccolgo notizie, ma sfoghi. Mentre rincaso, mi imbatto in una conversazione tra due signore. Una ha casa in Liguria, l’altra in Sardegna: ammesso e concesso che si potrà andare in vacanza fuori regione, i sardi ti chiedono pure il patentino sanitario. E chi te lo dà? La domanda rimane sospesa nell’aria. Andiamo sui virologi. , saetta una delle due signore. In tv ascolto il professor Walter Ricciardi, membro italiano del consiglio esecutivo dell’Oms. . Il professore Ricciardi dà ragione alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che è anche medico. Ci ha detto: . Ricciardi spiega che la von der Leyen <è anche un medico di sanità pubblica, per cui parla con competenza. Io credo che fino ad oggi, l’unico errore che abbia fatto è quando ha preannunciato che ci sarebbe stato un vaccino tedesco ad ottobre>. Speriamo che di errori ne abbia fatti due. Vacanze sì, vacanze no. Già sarei contenta se il governatore lombardo Attilio Fontana anticipasse al 18 maggio l’apertura dei parrucchieri, fissata all’1 giugno. Sono ore decisive, siamo appesi alla curva dei contagi nelle prime due settimane della fase2. Incrocio le dita. Ho già una punta di ricrescita. Preferirei che la tinta 6.3 me la facesse, stavolta, la competente mano della mia parrucchiera Federica. Perché pennellarsi dietro è una impresa. Scusate il disturbo.