CATALOGNA: RAYOJ SBAGLIA A REPRIMERE I MOVIMENTI INDIPENDENTISTI

CATALOGNA: RAYOJ SBAGLIA A REPRIMERE I MOVIMENTI INDIPENDENTISTI

La reazione repressiva di Madrid è del tutto controproducente. O hai la forza di imporre lo stato d’assedio e sbattere in galera 10mila secessionisti, o non ha alcun senso la strada prescelta. Lo so che le richieste catalane sono esagerate e irricevibili, ma a parte il fatto che avrebbe dovuto agire prima con una politica ad hoc più mirata all’attenzione verso le forze unitariste, nei modi prescelti Madrid non fa altro che cadere nel gioco degli scissionisti, i quali adesso hanno tutto da guadagnare nel presentare Madrid come pericolosa e antidemocratica. Attenzione perché è adesso che si comincia a ballare. Madrid più reprime qua e là, più perde punti, anche perché c’è una metà dei catalani che la secessione la vuole. Illogica e stupida, ma la vuole.Di fronte a tanti irriducibili in piazza si sta quieti, non si devono accettare provocazioni, occorre piuttosto passare per vittime. Serve astuzia, non la galera distribuita a destra e a manca, che crea solo degli eroi. Meno tensione c’è, più probabilità ha Madrid di spuntarla. A meno che non decida di passare all’azione di forza vera e propria, con morti e feriti, in questo caso però devi avere l’intero Paese con te, l’Ue, l’Onu. Ma Rajoy non è in grado.In più ci si è messa la crisi economica, che in Spagna è stata molto dura e ha imposto le soluzioni sgraditissime del neoliberismo, vera causa di questa ondata secessionista. Purtroppo gli spagnoli pagano 40 anni di franchismo, dove fu perfino proibito parlare catalano. Noi abbiamo pagato il fascismo con la guerra, loro rischiano la perdita della Catalogna. Se poi la durezza di Madrid dovesse aumentare, rischierebbe pure la tenuta della corona.Qualora però dovesse riuscire, la secessione della Catalogna non farebbe che spingere tutte le altre realtà similari, in bilico in Europa, affrettando i processi dell’Unione europea, vista come ultima ratio.