LA NAVE DEI FOLLI DI FEDRIGA

Ci mancava il traghetto con gli anziani abbandonato alle onde. Il presidente del Friuli Venezia Giulia, il leghista Massimiliano Fedriga, ha affittato una nave da adibire a lazzaretto caricandovi sopra gli anziani colpiti dal Covid. Nonostante le perplessità emerse anche all’interno della sua giunta Fedriga ha detto che andrà avanti nel progetto. Per chi non la conosce è il caso di ritirare fuori la storia incredibile della Nave dei Folli, immortalata nel dipinto di Hieronymus Bosch, di cui ci parla Michel Foucault nella Storia della follia nell’età classica. Sulla nave, esistita veramente, venivano inizialmente caricati nell’Europa del medioevo i malati di lebbra, a cui poi vennero aggiunti “i diversi” di varia natura, matti, storpi, vagabondi, “stranieri” nei luoghi da cui venivano cacciati. Affidare i malati, gli esclusi, al mare evita che con la loro presenza ricordino a chi rimane in terraferma l’esistenza di un problema, abbandonando al tempo stesso all’incertezza della sorte chi vaga per i mari senza meta. L’acqua rende prigioniero il diverso in una galera da cui è impossibile evadere e alla fine del viaggio, nel caso riesca a rimettere piede in terra, non saprà comunque più da dove viene. Naturalmente Fedriga di Foucault potrà pensare al massimo che è un modello di macchina sportiva, magari una bella Renault Foucault, ma in realtà la sua proposta è l’indice più evidente di quell’attacco subumano alla ragione che cancella sempre più subdolamente il diritto di cittadinanza dei ceti deboli, che nessuno nella politica attuale vuole rappresentare e tanto meno difendere. E noi assistiamo inermi ogni giorno di più a questo stillicidio che l’inesistenza di una forza e di un pensiero di sinistra rende possibile e invisibile.