USA: IN SIRIA STOP ALLE MILIZIE CIA, SOSTEGNO ALLE FORZE CURDE

La Central intelligence Agency ha chiesto al Libero Esercito Siriano, il FSA, di terminare i combattimenti nel sud-est, riferisce l’agenzia Reuters citando fonti diplomatiche e dell’opposizione. Secondo l’agenzia britannica, centinaia di persone dovranno consegnare l’artiglieria pesante e i missili anticarro americani. Il Washington Post, a metà luglio, aveva rivelato la decisione della presidenza Usa di interrompere il programma della Cia.A fine di agosto le forze governative avevano ripreso il controllo del confine giordano. Nella parte a nord-est della Siria, le truppe governative, con il sostegno dell’aviazione russa, hanno sconfitto Isis nella zona di Deir-ez-Zor, la vittoria strategica più significativa negli ultimi tre anni. Stesso fronte di guerra ma schieramento alternativo, con fonti anti Assad. I combattenti curdo-arabi siriani delle Forze Siriane Democratiche (SDF) sostenuti dagli Stati Uniti stanno avanzando nella provincia di Deir Ezzor a est del fiume Eufrate, strappando terreno ai miliziani dello Stato Islamico già indeboliti in quel settore dagli attacchi aerei russi e siriani.Le SDF hanno conquistato territori fino a pochi chilometri dalla capitale provinciale dove da alcuni giorni le truppe governative siriane e russe hanno raggiunto le guarnigioni assediate da oltre due anni dai miliziani del Califfato. Fastidi tra le parti in casa dichiarata ‘anti Isis’ Gli Stati Uniti cercano di ritagliarsi un ruolo con i bombardamenti a sostegno dei combattimenti per conquistare Raqqa. E si fanno rappresentare sul campo dai curdi siriani per cercare di impedire alle forze di Assad e ai loro alleati russi e iraniani di riconquistare tutti i territori della Siria orientale in mano allo Stato Islamico sottraendo a Damasco quanto più possibile territorio in questa provincia ricca di petrolio e gas che si estende fino all’Iraq.