CORONAVIRUS, BOOM DI GUARITI. DAL 3 GIUGNO REGIONI APERTE. PROBLEMI PER LOCALI DI ROMA

È finalmente in calo la curva epidemica in Italia. Purtroppo il dato sui decessi resta ancora sopra quota 200. Oggi si registrano 789 nuovi casi, però andrebbero sottratti 55 casi del Lazio riferiti a recuperi di giorni precedenti, contro i 992 di ieri, per un totale di 223.885 contagi dall’inizio dell’epidemia, con un rapporto positivi/tamponi crollato all’1,15%, mai così basso: in sostanza, su 100 tamponi fatti quasi 99 risultano negativi. Dal bollettino della Protezione civile i 242 decessi, da riferire in lieve calo rispetto ai 262 di ieri, ma bisogna anche evidenziare che da due giorni tornato sopra i 200. Il totale delle vittime sale così a 31.610. E’ invece ‘boom’ di guariti: 4.917 in un giorno (ieri 2.747), con il totale che supera i 120 mila (120.205). Calo netto del numero di attualmente positivi con -4.370 (ieri -2.017) che porta il totale a 72.070 e confermato il trend di riduzione dei ricoveri, ormai costante da quasi sei settimane. Per la Fase 2, a Roma i locali riaprono senza gli aiuti del Campidoglio, non ci saranno agevolazioni per posizionare più tavolini all’aperto a Roma per ristoranti, bar e locali serali che da lunedì potranno riaprire alla clientela. 400 locali romani di Roma, tra il centro storico, Testaccio e Trastevere, non riapriranno. Le normative dell’Inail sono inapplicabili per il 90% locali tradizionali ha spiegato qualche giorno fa Contini. Le sanificazioni le facevamo anche prima, tutti i giorni, ma non è possibile il distanziamento, non si può lavorare con piatti, posate e bicchieri di carta, né far servire ai tavoli dai camerieri con guanti e mascherine”. Dopo oltre 2 mesi di chiusura le attività del settore ristorazione dovranno applicare le regole di distanziamento sociale previste dalle norme governative per la prevenzione del contagio da Covid-19 ma non potranno ancora godere di agevolazioni comunali per recuperare parte della clientela. Da quanto si legge nella bozza del decreto sulle novità della Fase 2: “A decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree”.