PRIMA USCITA DOPO LA QUARANTENA

PRIMA USCITA DOPO LA QUARANTENA

Dopo aver passato la quarantena lavorando da casa, ieri alle 15 sono uscita per una riunione. Ho preso la mia macchinetta e in 13 minuti ero là dove, di solito,impiego anche tre quarti d’ora per arrivare, e ho trovato parcheggio con facilità. Gioia nel rivedere colleghi e amici, discussione interessante e essenziale, alle 18.30 ero già tornata.Ma ero stanchissima, mi pareva di avere guidato per ore, di avere sulle spalle giornate e giornate di fatica. Non avevo la forza di cucinare, ho lavato due piatti con le gambe che mi tremavano, mi sono buttata sul divano con le scarpe come un ‘adolescente. E mentre, come è mia cattiva abitudine, biasimavo solo me stessa, ho pensato per un attimo che avrei fatto molto meglio a ascoltare la mia stanchezza.Ho condotto per tantissimi anni una vita frenetica, fra casa, figli, lavori difficili e di responsabilità, disgrazie personali; qualunque cosa accadesse io la affrontavo, tiravo avanti, mi alzavo al suono della sveglia. Ecco, la stanchezza di ieri sera, la ribellione di tutto il sistema nervoso all’ipotesi di ricominciare come prima, il desiderio avido di lentezza sono il guadagno di questa quarantena, della quale, potendo, conserverei anche l’aria pulita, il silenzio, le farfalle e gli uccelli che svolazzano in terrazza.