‘FIAT E TINTAX’, DA TESTA A TESTA

‘FIAT E TINTAX’,  DA TESTA A TESTA

Raccontino della notte. Tinta! Dalle 23 di venerdì 15 maggio, la parolina magica manda in tilt WhatsApp. La notizia più attesa. Credo che se in contemporanea ci avessero annunciato la scoperta di un vaccino, tale scoperta, seppur straordinaria, sarebbe rimasta in secondo piano, voglio auspicare per uno, due minuti, non di più. Tinta! Venerdì sera, eravamo tutte con il fiato sospeso, una mano nei capelli, l’altra su pc e telefonini, incollate sulla pagina Facebook del governatore lombardo, Attilio Fontana, in fibrillante attesa dell’annuncio social. Tinta! E l’annuncio è diventato virale, qui in Lombardia. Gioiscono le parrucchiere che da lunedì 18 maggio potranno ricominciare a pennellare, tagliare, piegare. E a riparare qualche danno. Gioiamo noi signore che, finalmente, torneremo a circolare con la chioma ‘come Dio comanda’. Gioiscono i congiunti stabili supplenti parrucchiere. Si sono cimentati, sono stati bravi. Magari si sono anche divertiti. Dalla tarda serata di venerdì, il presidente Fontana è stato travolto da uno Tsunami di abbracci e baci sulla fronte chilometricamente distanziati, da destra e sinistra. Il politically correct, una felicità trasversale, perché non era affatto scontato nella regione più bombardata d’Italia. Già sarebbe stato un mezzo miracolo la riapertura anticipata di una settimana, il 25 maggio anziché l’1 giugno. Fontana & C hanno fatto il miracolo. ‘Fiat tintax’. Gioiscono i barbieri e tutti quegli uomini che stavano prendendo le sembianze dei Cugini di Campagna. E che per strada intonavano ‘Anima Mia’, incisa nel 1973, uscita nel 1974, per circa sei mesi rimasta nella Hit Parade. I capelloni canticchiavano ‘Anima mia’ riadattata ai tempi dell’invisibile bastardo. ‘Andava mascherata per la strada, mi vide e come una saetta scomparì, col viso di chi sfida il Covid-19 e tiene lontano l’untore con un no’. Testo originale, per chi non se lo ricordasse: ‘Andava a piedi nudi per la strada, mi vide e come un’ombra mi seguì, col viso in alto di chi sfida il mondo e tiene ai piedi un uomo con un sì. Gioiamo enne volte.Da lunedì le estetiste ci toglieranno mezzo grammo con lo strappo dei peli superflui (peli, non chili, non bariamo!), potremo entrare in un negozio e farci un regalo, perché ce lo siamo meritati, potremo incontrare gli amici e con gli amici prendere un aperitivo al tavolino del bar o cenare al ristorante. No party, feste e bagordi. D’accordo, su appuntamento, termoscannerizzati agli ingressi, distanziati , mascherati. È la felicità per nuovi pezzetti di normalità perduta e riconquistata. Dimenticavo: chi ha le seconde case, vi potrà andare, purché siano nella stessa regione di residenza. E si potrà anche soggiornare. I cremonesi che l’hanno in Liguria, in Versilia o in Sardegna devono aspettare ancora un po’. Ci potranno andare per motivi di «necessità ed urgenza» autocertificati. Ma in volata. Vietato soggiornare. Poi, dal 3 giugno, ‘Tana liberi tutti’, ci si sposterà in tutta Italia. Tinta! In queste ore parrucchiere e barbieri hanno superato in popolarità le Capua, i Burioni, i Galli &C. Dal via libera di venerdì sera, sono più ricercati loro degli scienziati e dei camici bianchi luminari in tv. Ma gli scienziati &C non ci stanno. Sentiamo la loro vocina: «Rimanete con i piedi per terra, con la mascherina sulla bocca e sul naso, distanziati, lavatevi le mani, perché il virus è sempre con noi. Auto-responsabilità». Lo sappiamo, avete ragione, grazie, ma, adesso, fateci godere uno sprazzo di felicità. Meglio, uno spruzzo di tinta. Scusate il disturbo.