IL NOSTRO CUORE, MAESTRO DI VITA.

L’incedere dei passi lungo una strada silenziosa e vuota lascia lo spazio al battito del cuore.Lo sento vivere ,so che fa parte di me, a volte mi fa arrabbiare perché si impunta su alcune cose, altre lo adoro perché mi fa sentire felice di esserci ed i esserci in questo modo.Cammino da sola e vago oltre che con il mio cammino fra i miei pensieri e lo vedo rappresentato questo cuore super reclamizzato quando intorno di cuore non ne vedo più molto da troppo purtroppo.L’aria inizia a profumare di autunno ,i colori stanno mutando così come lo sta facendo il mio umore.Arrivo davanti ad un edicola che si sta animando, il gestore sta disponendo le riviste patinate in bella mostra e da queste fa capolino l’immagine di un cuore rosso, patinato,che profuma di carta e di stampa e mi guarda incuriosito.Non posso fare a meno di sorridere da sola, già proprio stamani che stavo pensando a lui eccolo apparire,campeggiare tronfio e lucido e attirare la mia attenzione.Come lo rappresentano sempre bello il cuore e, come giocano con il suo colore, che forma perfetta che gli viene riservata e quanto lo vedo distante da quello che realmente è.Il cuore è pieno di rughe, è pieno di cicatrici che la vita e le prove da superare gli hanno lasciato, il cuore è vivo si muove e pulsa ,non è racchiuso nella pellicola protettiva come quella che la ospita sulla rivista patinata, ,il cuore si è rotto in mille pezzi che gelosamnete abbiamo raccolto e ricomposto per renderlo quello di prima, pur non riuscendoci perché ciò che gli è accaduto lo ha cambiato per sempre ,forse peggiorato nell’aspetto ma di sicuro migliorato nel suo essere.Cammino ancora, la città sonnecchia non si è ancora svegliata e sono questi i momenti che maggiormente apprezzo, quelli in cui attraverso il mondo attraversandomi con i pensieri che non sono mai uguali ma che fanno parte di me.La mia destinazione è sempre la stessa il mio cammino ogni volta diverso , i miei pensieri una miriade di stelle che danno luce a questo giorno che la luce deve ancora vedere.Penso a quanto sia bello poter guardare alle cose con gli occhi del cuore,ed a quante volte agire così mi abbia fatto male.Penso a quante volte mi sono sentita solo un’illusa in un mondo distaccato da terra più di quanto non lo siano le mie illusioni, penso a come sarebbe stata la mia vita se non ci avessi mai messo il cuore nelle azioni fatte, penso a quante volte mi sono dovuta prendere cura di “lui”donandogli sempre un motivo per andare avanti , penso a quanto in un solo battito vi sia racchiusa tutta una vita e non mi sembra vero di poter trovare nel silenzio tanta voce.Ho dovuto placarlo quando mi sono trovata a dovermi difendere da chi con parole pesanti e gesti ancor più gravi mi ha fatto male .Ho dovuto ascoltarlo quando ha iniziato a battere per persone a cui ho voluto bene ma che del mio voler loro bene non sapevano che farsene.L’ho seguito nella sua danza silenziosamente assordante quando mi ha messo sulla via di quel sentimento chiamato amore che ha il potere di smuovere il mondo.Ho fatto finta di non sentirlo quando mi avvertiva con capriole inaspettate che forse quella non era la cosa giusta da fare.No, non riesco ad andare oltre e torno indietro, mi ritrovo davanti a quell’edicola incontrata prima ed è un’attimo , decido: acquisto la rivista, si proprio una di quelle riviste che non leggo mai perché le trovo insulse e fredde.Pago, ritiro la mia copia e la scarto per liberarlo questo cuore che rosso più che mai fa bella mostra di se.L’edicolante mi guarda e mi sorride ed è un’attimo : strappo il cuore in tanti pezzi colorati e come se fossero coriandoli li libero nell’aria.L’edicolante non sorride più, lo stupore ha rubato il posto al sorriso e mi dice :”posso chiederle il perché di questo gesto”? “certo rispondo :” un cuore in gabbia non riesco a guardarlo, perfetto e finto non riesco ad immaginarlo e i pezzetti sono le esperienze e la vita che lo rendono meno bello ma lo fanno tanto ricco”.Torna a sorridermi e mi dice “:sa che non ci avevo mai pensato”?Non importa gli rispondo ed ho appena il tempo di dire questo prima di iniziare a sentire nuovamente il ritmo della danza della vita che corre e iniziare a seguirla.