IL VOLTO DURO DI SALVINI PER SCONVOLGERE IL PAESE CON TRE GIORNI DI SERRATA

Al leader della Lega tutta questa attenzione per quegli che sono gli ultimi degli ultimi, non piace e quindi le esternazioni, i richiami arrivati di recente da alcune figure eminenti della Chiesa ed addirittura anche dal segretario della CEI, Nunzio Galantino, bruciano.Quindi Salvini, ogni giorno che passa, mentre altri leader politici stanno a guardare, alza la misura dell’asticella. Dalle mezze parole, si passa a risposte decise, alle esternazioni, fino ad arrivare alle critiche non più velate. Alle offese, a quel: “Non rompano più le p…..” rivolto a “certi vescovi”, ben conosciuti dal leader leghista.Adesso, non soddisfatto, apre un nuovo fronte che lo mette in piena competizione con il M5S.Salvini propone addirittura il blocco del Paese. Cercando allo stesso tempo la sponda anche dalle altre opposizioni. Proponendosi, ancora una volta, come leader della nuova destra.Salvini, offre il suo contributo per far cadere il Governo Renzi, organizzando per tre giorni, il 5,6 e 7 novembre quello che vuole essere più di uno sciopero generale.Chiede la paralisi dell’Italia, per salvarla da questa deriva “buonista” da un lato (quella della chiesa) e dall’altro lato, da quella inconcludente del governo Renzi.Lo fa’ chiedendo, come appare nell’intervista realizzata da Repubblica, di organizzare presidi davanti alle prefetture, alle banche, alle sedi dell’Agenzia dell’Entrate. Proponendo di rimandare il pagamento delle tasse come motivo di sopravvivenza. Invitando i risparmiatori, il BOT-people, a non acquistare più i prodotti finanziari dello stato italiano. Infilando anche uno sciopero del fumo, e del gioco. Chiedendo, così di fare una vera serrata, non improvvisata e sostenuta dai sindaci e dai Presidenti delle Regioni governate dalla Lega.Le reazioni dei destinatari delle sue provocazioni, al limite del rispetto delle leggi, per il momento sono decisamente contrarie. A partire proprio dalle altre opposizioni di destra, Forza Italia per prima e del movimento di Grillo.Toti, l’attuale Presidente della Liguria, lo ha infatti frenato subito, giudicando inutile e dannosa tutta l’operazione.Così, lo shock che avrebbe voluto provocare Salvini, guadagnerà le prime pagine dei media per qualche “chiacchiera” sotto gli ombrelloni, ma per i risultati politici, concreti, sembra proprio che conterà solo meno che niente.