LOLLOBRIGIDA RAGGIRATA

LOLLOBRIGIDA RAGGIRATA

E’ qualche giorno che vedo immagini di Gina Lollobrigida un po’ dovunque. E’ normale, mi sono detta, è una star immensa, un monumento del Cinema italiano e internazionale. Starà girando un nuovo film o le avranno fatto una statua a Cinecittà, o le avranno dato l’Oscar alla carriera, ho pensato. E’ il minimo, mi sono detta. Poi ho intuito che non era così, che dietro a quelle foto, a quegli articoli c’era altro. Raggiri, interessi, truffe. Non ho capito niente di questa faccenda, ma sono arrabbiata, molto, e triste. Una donna splendida come Gina Lollobrigida, che ha vissuto una vita straordinaria, piena di tutto e il contrario di tutto, un’esistenza ribollente di arte, glamour, simpatia, gioia di vivere e anche di quel leggero velo di popolaneità che “fa sangue” e mistero, una diva internazionale che ha datto visibilità forte, bella e allegra a un’Italia che le deve tanto, un’affascinate attrice che non è soltanto stupendamente avvenente e incantevole, ma è anche un’imprenditrice, una persona che parla fluentemente quattro lingue, che canta divinamente, che fotografa come i massimi esponenti della fotografia mondiale e ha pubblicato libri di fotografie in tutto il mondo, che a novant’anni ha la lucidità e la vivacità di una ragazza, e anche se non ce l’avesse chi se ne importa, tutto quello che è, Gina la splendida, vale mille e mille miliardi volte chiunque oggi stia tentando di sotttrarle l’autonomia, i beni, la dignità. Ma come si fa a sentire certe cose? come si fa ad assistere a questo inferno? C’è una vigliaccheria privata e pubblica in tutto questo. Vorrei poter fare qualcosa, per difenderla, per starle accanto, per non farla sentire sola contro avvoltoi e sciacalli. Difendiamo Gina, patrimonio dell’umanità e dei nostri cuori, Gina che ha raccontato la nostra storia, Gina che è parte di noi, che “è” noi. Non possono portarcela via così. Parliamone, inondiamo i social, diciamo quanto ci è cara e quanto dovranno passare sui nostri ricordi, sulle nostre memorie, calpestare il meglio di noi, prima di attentare ancora alla sua meravigliosa e splendida dignità.PS: Nessuno vi chiede pareri sul suo stato mentale. Quello che ho cercato di suscitare è la solidarietà non solo verso un essere umano , ma anche verso una persona che per l’Italia e per il pubblico ha significato tanto. Ma vedo da alcuni commenti senz’anima che non c’è niente da fare. Avverto che cancellerò ogni altra cattiveria che leggo. Fanno orrore.