IL PCI NON C’È PIÙ E IL PD È PROPRIO UN’ALTRA COSA

IL PCI NON C’È PIÙ E IL PD È PROPRIO UN’ALTRA COSA

DI FABIO BALDASSARRICare compagne e cari compagni ancora iscritti al Pd, non si può stare in questo partito con lo stesso spirito con cui, nel bene e nel male, si stava nel Pci. Il Pci (una ‘giraffa’ diceva Togliatti per assimilarlo a qualcosa di originale e unico nel movimento comunista internazionale) cercava di riempire il vuoto di democrazia che si sarebbe prodotto, senza un grande partito espressione diretta dal mondo del lavoro, nell’Italia post-fascista dove stava venendo meno il ‘patto d‘unità d’azione’ contratto con la Resistenza, a causa degli accordi di Yalta con cui le potenze vincitrici della II^ guerra mondiale si erano spartite il mondo in due blocchi d’influenza contrapposti. Il Pd invece (e dico questo per essere benevolo) non si sa ancora cosa sia e, del resto, dal 1989 non c’è più neppure il mondo diviso in due blocchi d’influenza contrapposti. Questo non vuol dire che nel mondo manchino, e talvolta siano persino più pesanti, gravi e complicati problemi. Ma non sono quelli del nostro dopoguerra e della ricostruzione, e anche il Pd è altra cosa rispetto al Pci che abbiamo conosciuto e ai numerosi e sterili tentativi che hanno avuto luogo per rianimarlo.