PIAZZE, TG E IL CORPO DELLE DONNE: PER I FASCISTI TUTTO E’ “COSA LORO”

“Stai zitta, tanto non ti crederà nessuno”. In questa arrogante intimazione dei due criminali stupratori fascisti di Viterbo c’è la chiave della deriva imposta a questo Paese. Pericolosa deriva che, in ultimo ha permesso ai fascisti di poter occupare l’informazione del servizio pubblico per gentile concessione del responsabile di una regione come l’Emilia Romagna. Come è accaduto col servizio celebrativo di Predappio messo in onda dalla redazione di Bologna. Servizio che ha scandalizzato perchè sfacciatamente osceno, ma che è ultimo di tante altre spruzzate quotidiane di fascismo, magari più velate, meno smaccate, in questo o quell’altro TG, con diversi gradi di sputtanamento. Vale poco indicarle, chi guarda sa ben giudicare, non tutti gli ascoltatori hanno l’anello al naso. E forse anche Predappio sarebbe andato in onda impunito se non ci fosse stata la denuncia di qualche attento “rompiballe”.Dopo il servizio sui fascisti a Predappio, regalato alla Repubblica democratica nata dalla Liberazione all’indomani di un 25 Aprile che certi uomini delle istituzioni hanno denigrato e indicato come appuntamento di parte, il Comitato di Redazione di Bologna ha puntato l’indice accusatorio contro il responsabile della redazione. Come è giusto che sia. Da parte sua, l’AD di viale Mazzini, Salini, quello che la Lega di Salvini vorrebbe sostituire con l’attuale presidente Foa, sovranista e tant’altro; l’Ad della Rai, dicevamo, si è detto irritato. L’irritazione, la stizza, il risentimento, sentimenti che appaiono – come dire -“moderati” rispetto alla gravità del fatto. Sentimenti analoghi, moderati, anche da parte del direttore delle redazioni regionali, quello che si indica come futuro super direttore della testata unica che andrebbe a realizzarsi con la fusione di TGR e Rainews24. C’è una indagine interna, vedremo se si chiuderà, come è giusto che sia, con un metaforico ma concreto “calcio in culo” al caporedattore di Bologna.Torniamo alla frase iniziale, quella urlata dai violentatori fascisti alla loro vittima. Credo che i due veramente pensassero che un’eventuale denuncia della violenza non avrebbe procurato loro alcun danno. Per nostra fortuna, c’è più di un magistrato in Italia, e così non è stato. I due fascisti sono stati presi per il bavero, sbattuti in galera e affidati ad un processo. E alle leggi di questa Repubblica nata dalla Liberazione sui principi di un diritto di questi tempi strattonato e vilipeso, con modifiche realizzate e pensate solo, perchè dettate dall’opportunismo politico più bieco e dal cinico calcolo, anche personale. Ma loro, i violentatori, quando intimavano alla loro vittima che le conveniva tacere, veramente pensavano di non poter essere toccati, tanto si è alzato il livello di benevolenza nei loro confronti da parte di alcuni settori della politica e delle istituzioni. Ieri a Predappio, l’altro ieri a piazzale Loreto e al Colosseo, con gesta veicolate dalle news. Obiettivo centrato per i fascisti, incoraggiati dal fatto che all’orizzonte non vedono alcuna intenzione di sciogliere movimenti come CasaPound, dichiaratamente fascisti e fuori legge. Fuori legge perchè ci sono un paio di leggi che al loro interno definiscono l’identikit delle organizzazioni fasciste che non possono continuare la loro attività. Ma a CasaPound e dintorni pensano: se non hanno deciso il nostro scioglimento quando al governo c’erano quelli di centro sinistra, perchè ci dovrebbe sciogliere uno col quale ci siamo seduti a tavola, a mangiare e bere, e a parlare delle comuni prospettive politiche?