LUCA CASARINI. SALVARE HUMANS:IL NUOVO GOVERNO ITALIANO HA PAURA DI SCONTRARSI CON IL SALVINISMO

LUCA CASARINI. SALVARE HUMANS:IL NUOVO GOVERNO ITALIANO HA PAURA DI SCONTRARSI CON IL SALVINISMO

Il Capo missione Meditteranea, Luca Casari. Salvare Humans:Il nuovo governo italiano ha paura di scontrarsi con il “salvinismo” L’intervista ad Argiris Panagopoulos è stata pubblicata nel quotidiano di SYRIZA “Avgi”, domenica 6 Ottobre 2019.“I flussi migratori non si fermano con decreti e minacce disumane. I flussi continuano in Italia. Abbiamo bisogno di politiche che affrontino gli aspetti umani e internazionali, economici, sociali e geopolitici della questione. Il 3 ottobre 2013, almeno 368 persone sono annegate vicino a Lampedusa. Nel corso dei successivi sei anni almeno altre 15.000 persone sono annegate nel Mediterraneo. Basta. Il nuovo governo non sembra ancora avere il coraggio di affrontare il “salvinismo” ed affrontare la situazione dell’inferno della Libia e soprattutto dire apertamente che non permetteremo che altre persone anneghino nel nostro mare “, ha sottolineato ad “Avgi” Luca Casarini, il capo della missione della ONG italiana Mediterranea Saving Humans, che ha la “Mare Jonio”, il vecchio rimorchio del 1971, che ha salvato centinaia di rifugiati e immigrati nel Mediterraneo centrale.Casarini non può salvare altre persone perché la barca è stata sequestrata grazie ai decreti di Salvini e lo stesso è stato attenzionato dalle autorità giudiziarie con l’accusa di “facilitare l’immigrazione clandestina” e di “rifiutare di obbedire all’ordine delle autorità”.“Siamo in attesa di una pronuncia dalla magistratura sul sequestro amministrativo della nave della ONG e sul procedimento penale. Sosteniamo che il sequestro delle navi effettuate ai sensi delle ordinanze Salvini sia illegale. Ma prima delle sentenze giudiziarie, abbiamo chiesto al nuovo governo di mostrare coraggio e revocare le disposizioni sul sequestro delle navi perché si tratta di una misura ingiusta. Abbiamo chiesto al nuovo governo di avere il coraggio ed inviare un messaggio diverso e umano al nostro Paese e al nostro popolo dicendo a tutto il mondo che l’Italia sta salvando le persone in mare e che il Mediterraneo non è un cimitero”, ha aggiunto Casarini, il nostro buon compagno che abbiamo conosciuto sulle strade di Genova e nel grande movimento contro la globalizzazione neoliberale e i Forum Sociali. Casarini è stato candidato nelle elezioni europee del 2015 con L’Altra Europa con Tsipras. -Com’è attualmente la situazione in Italia per quanto riguarda l’immigrazione?I rifugiati, gli immigrati e tutti noi delle ONG abbiamo avuto un periodo molto difficile durante la permanenza di Salvini al Ministero degli Interni. Abbiamo visto la morte prendere di nuovo molte vite nel nostro mare, vite di uomini e donne, di bambini piccoli, persino di neonati. Nel raggio di duecento chilometri di mare abbiamo avuto di nuovo grandi tragedie umane. Le persone stanno fuggendo, letteralmente, come possono dall’inferno libico. Non hanno nemmeno l’obiettivo di arrivare in Europa, vogliono solo uscire dall’inferno della Libia. Nell’ultima missione della nostra barca “Mare Jonio” abbiamo salvato 98 persone, 22 delle quali erano bambini piccoli con le loro madri. Tutti questi bambini, dai quattro mesi ai quattro anni, sono nati dalle loro giovani madri che sono state violentate per anni o per lunghi periodi nei campi di concentrazione in Libia o dalle bande libiche. Nessun bambino ha un padre. Oltre a questi 22 piccoli, abbiamo avuto altri 13 minori non accompagnati, alcuni in età molto giovane, perché i loro genitori o parenti sono stati assassinati in Libia. Uno degli adulti è stato usato come schiavo da una famiglia per quattro anni. Negli ultimi due anni ha sempre lavorato da schiavo tutto il giorno per costruire la casa di questa famiglia. Quasi tutti hanno segni di tortura sui loro corpi per il tempo in cui sono tenuti nei campi di concentramento della Libia. Quando i bambini non valgono niente per queste bande, li uccidono senza motivo. Tutto ciò è ben noto all’Unione europea, che finanzia la Libia come la Turchia con miliardi di euro. -L’Odissea, tuttavia, non finisce prendendo una barca e sembra continuare anche quando uno sbarca in Italia …Salvini ha letteralmente smantellato tutte le strutture di accoglienza. L’obiettivo di Salvini era mostrare a tutti che coloro che vengono in Italia sono illegali e non dovremmo dare loro nulla e non dovrebbero aspettarsi nulla. Salvini voleva che conducessero una vita illegale e venissero cacciati. Ma perché? Ad esempio, l’80% della produzione italiana di pomodori è concentrata in Puglia, dove queste persone “illegali” lavorano in condizioni disumane. Nella sola zona di Foggia, abbiamo 6.000 persone “illegali” vivono in campi degradanti e disumani e sono pagate con pochi soldi per lavorare nelle terre agricole. Alcuni guadagnano profitti esagerati grazie allo sfruttamento durissimo delle persone “illegali”.Salvini ha chiuso tutti i centri di accoglienza e non ha lasciato nemmeno il riconoscimento dell’accoglienza per motivi umanitari, anche se sappiamo che molte persone, indipendentemente dalla loro nazionalità, provengono dalle aree della Libia devastate dalla guerra. Salvini ha negato a loro qualsiasi aiuto umanitario ai sensi del diritto internazionale. Il governo precedente, e in particolare Salvini, erano impegnati a produrre “illegali”, perché sappiamo tutti che nessuno può fermare i flussi migratori. Lavoratori “illegali” con stipendi bassi e da fame. -Salvini ha dato la caccia a lei personalmente, così come a tutte le ONG …Abbiamo deciso di mettere una barca di salvataggio nel Mediterraneo centrale, perché volevamo una nave italiana per salvare le persone. È una responsabilità morale che abbiamo di fronte a tutte le navi delle ONG tedesche, spagnole o olandesi che stanno rischiando la vita e che lo stato italiano gli sta causando problemi. Abbiamo fondato Mediterranea e preso la barca “Mare Jonio” assumendone una parte della responsabilità. “Mare Jonio” è la risposta dell’Italia alla barbarie. Abbiamo dimostrato che l’Italia non è indifferente quando le persone affogano nel mare. I veri “illegali” sono i governi europei e i vari Salvini, che violano il diritto e gli accordi internazionali, che violano i diritti umani.Salvini ci ha risposto con due decreti che sono diventati leggi, per criminalizzare e cacciare i soccorsi in mare. È arrivato perfino ad applicare le leggi previste per combattere la Mafia contro le ONG sequestrando le barche e perseguitando le persone coinvolte nei soccorsi. Sono arrivati perfino a dire che è un reato salvare un uomo in mezzo al mare e che dovrai pagare una grossa multa e vedere la barca sequestrata. Salvini trattava le ONG come se appartenessero alla Mafia. E questa vergogna non sembra voler essere cancellata dal nuovo governo.-Dov’è la “Mare Jonio” adesso?Dopo l’ultimo salvataggio di 98 persone, la barca è stata sequestrata. Tutte le navi delle ONG vengono sequestrate per uno, due, tre mesi dopo un salvataggio. Poi arriva il giudice ad annullare il sequestro, perché non riconosce che il salvataggio in mare sia un reato. Il problema è che fino a quando le navi delle ONG vengono sequestrate, sempre più persone muoiono in mare perché non c’è nessuno che le sostituisca nel tempo in cui non siamo in mare a salvare imbarcazioni e rifugiati. Non sono le ONG che portano gli immigrati. Vengono da soli. Le ONG aiutano solo ad avere meno morti annegati. -In che modo il nuovo governo gestisce l’immigrazione? Non abbiamo ancora visto una data per l’abolizione dei decreti Salvini …Questo è esattamente il problema. Le parole sono … gratis. Questo governo è stato formato con le parole e sulle parole. Inizialmente hanno sostenuto che avrebbe dovuto fare qualcosa di diverso da Salvini, ma ad oggi non abbiamo visto assolutamente nulla. Mi sembra che questo governo abbia troppa paura di fare qualcosa di diverso da Salvini, perché ha molta paura di Salvini e ha paura che Salvini cresca nel suo consenso.Hanno cacciato via Salvini, ma sembra che lui stia ancora dirigendo. Il nuovo governo non lo capisce. Se vuoi rappresentare una proposta alternativa a Salvini, devi fare qualcosa di diverso dall’ alimentare la paura, l’odio, la disumanità. Dobbiamo abolire i decreti Salvini ed adottare un’altra politica nei confronti della Libia. La Libia non dovrebbe essere considerata un porto o un paese sicuro con il quale dovremmo negoziare sulla pelle dei rifugiati e degli immigrati.-Ma qual è la politica del Partito democratico …Questo è il problema. Non basta dire che sei contro Salvini. Va detto che gli accordi dell’ex ministro dell’Interno Miniti e dell’ex primo ministro Gentiloni, che appartengono al Partito democratico, sono stati un grosso errore. Dobbiamo avere il coraggio, essere onesti ed intelligenti per cambiarli.-Come hai visto l’accordo de La Valletta tra i Ministri degli Interni di Malta, Italia, Germania, Francia e Finlandia alla presenza del Commissario europeo per la Politica sull’immigrazione D. Avramopoulos?Abbiamo accolto con favore il desiderio di non tenere le persone in mezzo al mare per giorni o addirittura settimane e farle sbarcare in un porto per andare in diversi paesi, ma ancora una volta i fatti non seguono ciò che hanno deciso loro stessi. Il 7 e 8 ottobre avremo la riunione del Consiglio di Bruxelles e aspetteremo di vedere cosa succede. Se gli accordi con la Libia non vengono modificati, nulla può essere fatto. La Libia e la Turchia sono la base per trattare l’immigrazione nel Mediterraneo con realismo e determinazione, con il diritto internazionale e il rispetto dei diritti umani. -Vediamo che il nuovo governo affronta con grandi perplessità l’approvazione della legge sulla cittadinanza …Fanno un altro grosso errore. “Commettere un errore è umano, ma perseverare nell’errore è diabolico”, dice un nostro proverbio. Il governo Renzi ha rifiutato di votare la legge sulla cittadinanza dicendo che se avesse votato, Salvini avrebbe vinto. Ma Salvini ha vinto lo stesso. Ora che possono votare la legge, dicono che è meglio non votare questa legge perché Salvini vincerà. Cosi Salvini vincerà per ancora una volta, perché non resistiamo con determinazione, con azioni concrete e leggi, contro l’odio, la paura e il razzismo.