CARO PSIC. MOBBING, SE LO CONOSCI LO EVITI.

CARO PSIC. MOBBING, SE LO CONOSCI LO EVITI.

DI PAOLO RICCILa psicologia del lavoro o psicologia delle organizzazioni è lo studio dei comportamenti delle persone nel contesto lavorativo e nello svolgimento della loro attività professionale in rapporto alle relazioni interpersonali, ai compiti da svolgere, alle regole e al funzionamento dell’organizzazione. In altre parole, la psicologia delle organizzazioni prende i modelli e le teorie della psicologia e li applica all’ambiente di lavoro, cercando di: favorire sia il massimo benessere per le persone che lavorano, sia il massimo vantaggio per l’organizzazione per cui lavorano; migliorare le condizioni psicologiche, la motivazione ed i rapporti con gli interlocutori di ruolo, con l’azienda e con l’ambiente di lavoro in genere. Una particolare attenzione viene oggi rivolta all’area di confine e sovrapposizione delle competenze psicologico-cliniche e di quelle psicosociali. Li dove la psicologia del lavoro si occupa dei comportamenti e dei contesti, la psicologia clinica si occupa delle ripercussioni che il lavoratore vive personalmente e nei vari ambiti di vita intra ed extra lavorativa. Ansie, depressioni e vari altri sintomi sono spesso connessi all’attività lavorativa, ovvero, al modo in cui l’individuo la vive, sia quotidianamente  che nel significato che lo stesso le attribuisce. Lo stress è uno stato psicologico negativo con componenti emotive e cognitive con effetti sulla salute sia del singolo lavoratore che delle loro organizzazioni. 1. Stati di sofferenza organica e psicologica correlabili a fattori di stress a origine lavorativa, ma non attribuibili a molestie sul luogo di lavoro 2. Conseguenze somatiche e psicologiche da subita violenza fisica in luogo ed occasione di lavoro 3. Conseguenze somatiche e psicologiche di molestie sessuali sul luogo di lavoro 4. Conseguenze somatiche e psicologiche di molestie morali non strutturate 5. Conseguenze somatiche e psicologiche di molestie morali strutturate     a) Mobbing     b) Bossing Il mobbing è un comportamento di sistematica aggressione psicologica in ambito lavorativo, che può produrre nella vittima conseguenze sul piano psicopatologico e sociale Molte delle dinamiche che possono dare luogo al mobbing non sono di per sé negative o distruttive, ma è il loro attuarsi in maniera sistematica, continuativa, talvolta abituale che gli attribuisce il carattere vessatorio. Il conflitto, inteso come tensione, ostilità, competizione, dissenso è un elemento costante e necessario della vita professionale; non è in sé necessariamente una forza distruttiva, anzi può condurre a risultati positivi e costruttivi. Si è, invece, in presenza di mobbing quando alcune situazioni conflittuali agiscono secondo dinamiche in cui si attivano meccanismi di coazione, sistematicità e fissità, e in cui l’aggressività del gruppo o del singolo è diretta a senso unico verso un singolo soggetto (o più soggetti isolati) con la finalità di escluderlo/espellerlo. Per poter definire una situazione di molestie sul luogo di lavoro come Mobbing occorre il concorso di tre elementi: Un mobbing strategico, che corrisponde ad un preciso disegno di esclusione di un lavoratore da parte della stessa azienda e/o del management aziendale. Un mobbing emozionale, o relazionale che deriva, invece, da una alterazione delle relazioni interpersonali. Non vi è una precisa volontà strategica di eliminare o condizionare negativamente un determinato lavoratore con azioni di violenza psicologica. Tipo gerarchico (mobbing verticale) in entrambe le direzioni. – parte integrante del gruppo e dell’organizzazione, ed essere convinte di avere le capacità e le risorse interiori necessarie per riuscire e superare le difficoltà. Il conflitto, inteso come tensione, ostilità, competizione, dissenso è un elemento costante e necessario della vita professionale; non è in sé necessariamente una forza distruttiva, anzi può condurre a risultati positivi e costruttivi. La sindrome del Burn-out fa riferimento al graduale esaurirsi nella persona della sua positiva tensione professionale e psicologica. 1) Entusiasmo, impegno, rendimento, atteggiamento costruttivo, attrazione per il ruolo, per l’attività e verso l’organizzazione. 2) Affaticamento, frustrazione, delusione, demoralizzazione, noia, primi sintomi da stress. 3) Isolamento, rabbia, ostilità, negativismo radicale, depressione e altri sintomi, intensi sintomi di stress. 4) Abbassamento autostima, assenteismo, cinismo totale, inabilità sociale, sintomi di stress molto gravi. – Intrinseche al lavoro – Ruolo dell’organizzazione – Sviluppo di carriera – Relazioni al lavoro – Struttura e clima organizzativo La psicoterapia, come strumento di cura e prevenzione si deve avvalere di un approccio in grado di cogliere la complessità dell’individuo ma anche dell’organizzazione del lavoro in cui lo stesso si trova “immerso”.