QUALCHE CONSIDERAZIONE SULLA CASTRAZIONE CHIMICA

QUALCHE CONSIDERAZIONE SULLA CASTRAZIONE CHIMICA

Qualche considerazione sulla castrazione chimica invocata da Giulia Bongiorno e non solo da lei.– Il problema di chi stupra e dei pedofili non è un eccesso di libido, ma una deviazione emotiva. Nel caso dello stupro, c’è il gusto di fare del male, l’eccitazione legata alla paura della donna, il bisogno di trattare la donna come un oggetto o di umiliarla-mortificarla-punirla. Nel caso dell’abuso di minori, la questione è ancora più complessa. Ma l’eccesso di libido non c’entra nulla. Chi stupra e chi abusa di minori NON E’ UN SUPERMAN SESSUALE, anzi spesso è il contrario.– Castrare chimicamente rischia di peggiorare ciò che si mira a curare. Gli uomini castrati potrebbero per reazione sfogarsi con il sadismo, ribellarsi all’impotenza praticando ogni sorta di crudeltà sulle loro vittime.– Se poi vogliamo la castrazione per punire, dobbiamo dirlo chiaramente. Non discuterò qui il diritto di punire o mutilare, ma solo l’idea sbagliata di partenza per cui, secondo alcuni, rendendo impotente uno stupratore o un pedofilo – dunque una persona con qualcosa di profondamente malato nei confronti della sessualità e nel rapporto con l’altro – quello diventa subito un angioletto che non farà più del male a nessuno. Non è così. E, lo ripeto, c’è pericolo che sia addirittura il contrario.