RICORDANDO QUEL SISMA DI DIECI ANNI FA

RICORDANDO QUEL SISMA DI DIECI ANNI FA

Il primo pensiero fu per lei, Idelma, la mia amica di Lecce nei Marsi. Volevo sapere se stava bene, se il terremoto aveva interessato anche quel piccolo borgo nel cuore dell’Abruzzo.Stava bene lei e stavano bene i leccesi, risparmiati quella volta dalla furia distruttrice della natura ma a loro volta vittime del sisma nel 1915. Quando l’intero borgo fu raso al suolo e successivamente ricostruito. Era il 6 aprile del 2009, quella notizia, al risveglio, fu una bomba per tutti gli italiani.Una scossa durata 23 secondi,un’eternità che ha segnato il prima e il dopo di un’intera comunità. Una città che, a distanza di 10, ha ancora molto da fare per tornare agli antichi splendori. Ricordo quelle ore incollata davanti alla tv,le immagini dei soccorritori che scavavano senza sosta per estrarre dalle macerie quanti più corpi possibile con la speranze che fossero ancora in vita. Poi quelle bare, in fila, una appresso all’altra. La morte, il silenzio, il dolore. Dolore che si rinnova ogni anno, come oggi al via con gli eventi commemorativi.Per non dimenticare quei morti.Morti che gridano vendetta prima ancora che giustizia. Giustizia promessa, rincorsa e perseguita che però non arriva neppure col passare degli anni.Dieci anni da allora, da quel giorno di morte e distruzione.Con ancora tanto tanto da fare. E tante ferite da rimarginare