PRESENTATO IL LIBRO POSTUMO DI SANDRO PROVVISIONATO
Sandro Provvisionato ricostruendo il Caso Lavorini (1969) ha giustamente connesso questo sequestro-omicidio, eseguito da un gruppuscolo di estrema destra che voleva destinare il ricavato del riscatto alla realizzazione di attentati eversivi, con la stagione poi deflagrata nella strage fascista di Piazza Fontana.Correttamente stasera, alla presentazione del libro uscito postumo dopo la recente scomparsa di Sandro Provvisionato, Stefania Limiti e Simona Maggiorelli, che con Massimo Lugli completavano l’assetto dei presentatori gestiti da Barbara Pavarotti, hanno insistito su questa interpretazione del caso che allora nel 1969 registrò depistaggi e manipolazioni ad opera anche di inquirenti usciti dal calderone golpista del Sifar di De Lorenzo.Apriti cielo.Dal pubblico che assisteva stasera alla presentazione romana in una libreria di via Reggio Emilia, oltre a interventi concordi col discorso delle presentatrici, sono echeggiate anche accuse decisamente di destra tese a respingere questa interpretazione dei fatti.Dà evidentemente fastidio l’idea che in quegli anni un personale transitato impunemente dal fascismo alla repubblica andando ad occupare posti chiave nell’apparato repressivo dello Stato, abbia cercato con ostinazione di sovvertire la situazione manipolando le inchieste e a volte facendo anche assai di peggio.Ci torneremo presto sopra, la ricostruzione degli atti sulla morte dell’anarchico Pino Pinelli a cui ho dedicato il mio prossimo libro in uscita a fine maggio ne offrirà una nuova opportunità.
