ANCHE IL FESTIVAL DEL GIORNALISMO HA BISOGNO DEL TEATRO TURRENO

ANCHE IL FESTIVAL DEL GIORNALISMO HA BISOGNO DEL TEATRO TURRENO

Il Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia è finito. E Perugia e i perugini non possono che essere per l’ennesima volta grati adArianna Cicconee Chris Potter per l’altissima qualità degli incontri che organizzano, per gli orizzonti che questi aprono a tutti in particolare ai giovani della città e per la gente che viene da fuori per ascoltarli e parteciparvi. Perugia in questi giorni è stata una città del mondo che ha visto il mondo arrivare a casa sua. Ed è bellissimo da vedere e da vivere anche se solo da spettatori. Grazie. Però, sebbene le foto della gente in fila in piazza IV Novembre siano suggestive e facciano il giro del mondo, va rilevato che quelle persone si erano messe in fila per ascoltare degli incontri. Ai quali molte di loro sono state costrette a rinunciare per mancanza di posti ricevendo la gentilezza di alcuni ospiti usciti dalla Sala dei Notari per salutarle come ha fattoAboubakar Soumahoro. Perché finalmente è chiaro che gli spazi che la città offre al festival non sono più sufficienti, e che del Teatro Turreno, oltre ad Umbria Jazz che da tempo lo reclama, ne ha bisogno anche il Festival del Giornalismo. E se ne hanno bisogno le due manifestazioni più importanti e più internazionali della città – tutte e due portatrici di un grandissimo bilancio culturale, e per fatturato e indotto creato da considerate due medie industrie umbre – un’amministrazione comunale non può rimanere indifferente come fin’ora ha fatto. C’è solo bisogno che ora gli aspiranti sindaci della città prendano l’impegno di recuperare il tempo perduto e di dotare la città di quell’auditorium di oltre 1.000 posti che le manca: ne ha bisogno il Festival del Giornalismo, ne ha bisogno Umbria Jazz, ne ha bisogno Perugia.