I MOTIVI DEL SUCCESSO DI SALVINI
Al di là o al di qua delle sue posizioni politiche e del linguaggio apertamente fascistoide, il successo dell’attuale Ministro dell’Interno si deve alla sua abilità nell’offrire rappresentanza istituzionale all’ideologia reazionaria dell’Italia peggiore, che la lunga crisi economica ha reso aggressiva e sfrontatamente violenta: ospita in sé i tratti caratteristici della personalità autoritaria tipicamente italiana.Riassume ed esalta il manierismo antropologico dello sfaccendato indolente, disinvoltamente infido e mendace fino al travestimento militarista, superficiale e ignorante quanto basta per apparire risoluto e sicuro di sé in ogni occasione, pronto perfino a menare le mani pur di averla vinta. Si mostra seguace di una rozza fisiognomica, fomentatrice dei più grossolani pregiudizi razziali e omofobi che hanno ancora libero corso nelle osterie e nei bar di periferia. È naturalmente un maschilista radicale, come i vecchi frequentatori delle case di tolleranza che si compiacciono di dividere l’umanità femminile tra donne attraenti, ma rigorosamente stupide, e donne intelligenti ma inguaribilmente racchie; tra gli uomini, traccia una linea di confine invalicabile che divide gli astuti dai fessi e dagli utili idioti. Assertore in pubblico di un moralismo ipocrita e bacchettone, è tuttavia capace, al tempo stesso, di strizzare l’occhio ad ogni possibile deroga da quanto dichiara come suo ideale normativo.
