LE OSSESSIONI DI BENEDETTO SEDICESIMO
Torna una vecchia ossessione di B16.E ti pareva che il “collasso spirituale”non fosse iniziato nel 68.E ti pareva che per la pedofilia della chiesa non fossero responsabili gli omosessuali infiltrati.Prima la pedofilia nel clero non c’era, ma va mica c’era.Dice papa B16: “Della fisionomia della Rivoluzione del 1968 fa parte anche il fatto che la pedofilia sia stata diagnosticata come permessa e conveniente”. E come mai io invece ricordo molto bene che era vero esattamente l’opposto, infatti tanti di noi sanno che uno degli slogan gridati in piazza ai tempi delle battaglie pro divorzio e aborto era: “basta basta col clero pederasta”.Dice ancora: “Il diffuso collasso delle vocazioni sacerdotali in quegli anni e l’enorme numero di dimissioni dallo stato clericale furono una conseguenza di tutti questi processi”. Forse il collasso delle vocazioni lo si deve, come individuò bene PPP, alla scomparsa del mondo rurale, da cui la chiesa reclutava DA SEMPRE quasi tutti i suoi preti.B16 è quello che da cardinale inquisitore scrisse ben tre lettere pastorali di condanna dell’omosessualità, sotto ogni punto di vista. Non solo, chiedeva che i gay fossero esclusi dalle professioni a contatto con i giovani, come insegnante e allenatore. E niente unioni civili, nemmeno a parlarne. Giustificato non dare loro gli appartamenti in affitto. In quella fase, la chiesa sosteneva che l’omosessualità fosse all’origine della pedofilia. Era anche la fase in cui il governo Prodi non riusciva ad emanare una legge né sulle unioni civili, né sulle violenze omofobe perché i cattolici della sinistra vi si opponeva.Una vera e propria “fase hitleriana” promossa dalla chiesa mentre contemporaneamente chiedeva perdono a tutti per gli errori di persecuzione commessi nei confronti di ebrei, donne, eretici, scienziati, artisti. Meno che agli omosessuali.Per fortuna quella fase finì col suo pontificato.
