INDIFFERENTE ALL’ANTIFASCISMO, SALVINI TRADISCE LA COSTITUZIONE

INDIFFERENTE ALL’ANTIFASCISMO, SALVINI TRADISCE LA COSTITUZIONE

Il25 aprilesenzaMatteo Salvinisarà proprio una «bella festa d’aprile», come recita il titolo di unacanzone partigiana. Il capo delViminalee il suo partito non c’entrano con i valori dellaResistenza. In questacampagna elettoralecorre anche un nipote delduce,Caio Giulio CesareMussolini,che ha il diritto di farlo. Del resto ci fu un eccellente Mussolini nelle fila delPci. Corre conFratelli d’Italiae si è giustamente molto lamentato quandoFacebooklo ha oscurato. Io ho difeso il suo diritto ad esserci. Posso dire a lui che la sua impostazione propagandistica è tutta rivolta alla esaltazione del cognome e alla storia di quel cognome, quindi è del tutto legittimo che vi siano forze e singole persone che di fronte a quel cognome si ribellino. Lui ha il diritto di correre per leEuropee, noi abbiamo il diritto di dire che sta usando il suo cognome in modo contrario al dettato costituzionale e alle leggi dellaRepubblicacon punte apologetiche irritanti. Tuttavia il problema non è lui. Faccia quel che crede e la Madonna lo accompagni. Il punto è che non può esserci unministro dell’Internoche sia equidistante fra i costruttori della Repubblica e i suoi nemici. Salvini ha giurato su una Carta che nasce da ciò che oggi svalorizza. Il suo giuramento non vale niente, dunque. E l’Italiasi può fidare di un ministro che giura su un testo che tranquillamente tradisce? In nessun altro Paese al mondo questo scandalo sarebbe tollerato. Berlusconi parlò del 25 aprile con undiscorso ad Onna,paese abruzzese terremotato, leggendo parole impegnative Si dice: lo faceva ancheSilvio Berlusconi. Berlusconi però alla fine parlò del 25 aprile con undiscorso ad Onna,paese abruzzese terremotato, leggendo parole impegnative, che si dice fossero state scritte daGiuliano Ferrara. Peccato che subito dopo quel discorso ebbe la geniale idea di andare a festeggiare ilcompleanno di una ragazzina napoletana(«mi sarei sdraiato sulla pista dell’aeroporto per non farlo partire» disse, secondo alcuni boatos, un non più impassibileGianni Letta) da cui nacque quell’ambaradan di scandali che poi lo consegnarono alla mannaia dellamagistratura. Quindi Salvini resterà bellamente solo come il primo ministro, che dovrebbe garantire la tutelaantifascistadel Paese, a schierarsi per l’indifferenza. Io non ho paura del vicepremier come persona. C’era ai miei tempi in un fumetto un personaggio grassottello come lui che si chiamavaSuperbonein un giornaletto chiamatoIl Monello. Superbone era sommamente antipatico e alla fine le beccava sempre. Io ho paura del danno di fronte ai giovani di un ministro che proclama che fascisti e antifascisti sono pari. Credo cheSergio Mattarelladirà che solo la Repubblica nata dalla Resistenza ha consentito tanti anni di pace in Italia e persino il lusso di avere uno come Salvini temporaneamente al governo.