IL PEDIATRA A PORTATA DI APP
Scegliere il pediatra con una APP grazie alla rivoluzione digitale che coinvolge la sanità italiana. Arriva sugli smartphoneSOSPEDIATRA(http://www.sospediatra.org/) per abbattere i tempi di attesa quando è urgente contattare un pediatra. Questo metodo avveniristico vuole intercettare il nuovo modello di società del XXI secolo, nel quale il digitale diventa a piccoli passi il protagonista delle scelte di vita della popolazione. L’obiettivo è quello di essere vicino alle famiglie nelle situazioni di emergenza, proprio per facilitare la ricerca di un pediatra. Occuparsi della salute dei bambini è fondamentale perché sono le persone più fragili che devono essere assistite adeguatamente. I servizi della sanità italiana possono essere migliorati con la tecnologia ma è necessaria una volontà politica per individuare quelle opportune soluzioni relative alle esigenze della popolazione. L’allarme della Federazione Italiana Medici Pediatri «La tecnologia è ormai una realtà economica in ogni ambito sociale, anche in quelli che tornano maggiormente utili nella vita di tutti i giorni. Riteniamo che la tecnologia debba servire soprattutto per migliorare la vita quotidiana delle persone. Per questo motivo – spiegaAlessandro Basso, Amministratore Delegato SOS S.r.L., imprenditore seriale nel settore dei servizi sanitari con 22 anni di esperienza nel mondo della sanità italiana ed estera. amministratore Delegato della GOODMORNING Inc. con sede a San Francisco (Silicon Valley), proprietario di una catena di Poliambulatori multispecialistici Pediatrici – abbiamo studiato il mercato, verificato le necessità, valutato le carenze del sistema ed abbiamo deciso di sviluppare una nuova applicazione, che abbiamo lanciato solo da pochi mesi, in grado di offrire un servizio reale e utile alle famiglie con figli. Per comprendere la situazione è bene analizzare l’allarme diffuso dalla Federazione Italiana Medici Pediatri, la quale dichiara che ‘le Federazioni e le Società Scientifiche Pediatriche hanno previsto da tempo l’emorragia in atto, 1.750 Pediatri sono andati in pensione negli anni 2010-2015, si calcola che il 15% dei bambini in Italia oggi, per un motivo o per l’altro, sia senza Pediatra di riferimento, mentre si calcola che 3.630 specialisti saranno in uscita nel periodo 2015-2020. La riduzione di Pediatri è generata anche da poco ricambio, infatti a fronte di circa 250 neo-laureati ogni anno ci sono circa 600 drop-out e il trend aumenterà quando il 50% dei Pediatri di Famiglia, oggi tra i 45 e i 55 anni di età, andranno in pensione tutti insieme. I pediatri sono in via di estinzione e nei prossimi anni, le difficoltà di reperire un pediatra saranno sempre più in aumento’. «Quando abbiamo analizzato questi dati – continua Domenico Basso – abbiamo subito pensato, realizzato e lanciatoSOSPEDIATRA, la prima applicazione messa a punto nel Vecchio Continente, nata esclusivamente con lo scopo di cercare e di mettere rapidamente in contatto genitori e pediatri quando c’è una necessita legata allo stato di salute dei più piccoli. Lo scopo è quello di riuscire a rintracciare un Pediatra disponibile quando c’è uno stato di necessità legato alla salute dei propri figli, al fine di organizzare in maniera rapida, semplice e veloce una visita medica a domicilio. Tramite la nostra APP, quindi, i genitori potranno contattare direttamente i pediatri accreditati a cui richiedere una visita direttamente a domicilio durante i giorni festivi, nella notte e nei giorni dell’anno. I genitori, tramite l’APP, potranno lanciare un SOS di aiuto al pediatra disponibile più vicino e richiedere il suo intervento a domicilio. Con il sistema di geolocalizzazione, il genitore è in grado di verificare la disponibilità del pediatra disponibile in un raggio di 20 chilometri dalla propria abitazione. Il nostro obiettivo è quello di fornire ai genitori uno strumento semplice e molto utile per risolvere ogni tipo di problema legato alla salute dei propri figli, capace di affievolire le ansie genitoriali e abbattere i ricorsi al Pronto Soccorso che negli ultimi anni hanno raggiunto numeri decisamente importanti (circa 3.000.000 di accessi pediatrici in codice bianco e verde)». La sanità italiana deve essere migliorata proprio per superare le criticità che stanno mettendo a rischio un’adeguata assistenza ai cittadini. Il Sistema Sanitario italiano è uno dei migliori al mondo eppure comincia a registrare diversi problemi. ConDomenico Bassosolleviamo una riflessione per conoscere le possibili soluzioni. La sanità è sempre stata in crisi. Come migliorare il sistema sanitario nazionale? ‘Sicuramente con un aggiornamento sia delle strutture sia delle tecnologie. Esistono tante soluzioni innovative in ambito medico che potrebbero supportare il medico e migliorare la qualità delle cure al paziente. Basti pensare all’intelligenza artificiale applicata alla medicina, fino ad arrivare ai modelli e sistemi di Telemedicina. Bisognerebbe adeguare, però, le strutture sanitarie pubbliche e le normative per aprirsi mentalmente al cambiamento e alla digitalizzazione delle attività e dei processi. L’esperienza americana mi ha dimostrato che esistono ospedali in grado di assistere e curare fino a 300.000 pazienti perché vengono gestiti a distanza, utilizzando strumenti informatici, applicazioni di ultima generazione ma anche medici che si sono da subito dimostrati favorevoli al cambiamento. Quello che ho potuto notare è che nel nostro paese la tecnologia e il progresso in campo medico, soprattutto assistenziale, ancora spaventa’. Quanti pediatri sono inseriti ogni anno nella sanità italiana e quali azioni urgenti sono da intraprendere? ‘I dati in nostro possesso dicono che ogni anno vanno in pensione circa 600 pediatri e si specializzano circa 250 nuovi professionisti. Questo crea un gap importante tra domanda e offerta a discapito dei pazienti. Basti pensare che a attualmente circa il 15% dei bambini è senza pediatra (dati FIMP). Ritengo che il problema sia da imputare a deficit organizzativi, senza tralasciare le eccessive difficoltà vissute dai giovani per entrare nel mondo del lavoro’.
