BASTA CON I CIALTRONI AL GOVERNO, VOGLIO MARIO DRAGHI
Ha tutta l’aria dellacrisi di regime, anche se i facinorosi che sono algovernoun regime non ce l’hanno fatta a crearlo. Tuttavia l’alleanza fra due forze diversamente didestra, (l’una, ilCarroccio, più compatta culturalmente e internazionalmente protetta; l’altra , ilMovimento 5 stelle, raduno di tutta la culturaanti-politicafiglia delgiustizialismoche ha corroso le istituzioni impadronendosi di parte dellasinistra) era fondata su un patto di sopravvivenza e sulconsensodi unapubblica opinioneche ciclicamente si innamora di “rivoluzionaridi cartone” salvo poi scoprire che sono peggio dei re denudati e deposti. C’è poco da gioire per l’improvvisa degenerazione della crisi fraLegaeM5s. La lite si protrarrà nel tempo e si riverbererà su tutto iltessuto socialeeistituzionale. Ha tutta l’aria dellacrisi di regime, anche se i facinorosi che sono algovernoun regime non ce l’hanno fatta a crearlo. Tuttavia l’alleanza fra due forze diversamente didestra, (l’una, ilCarroccio, più compatta culturalmente e internazionalmente protetta; l’altra , ilMovimento 5 stelle, raduno di tutta la culturaanti-politicafiglia delgiustizialismoche ha corroso le istituzioni impadronendosi di parte dellasinistra) era fondata su un patto di sopravvivenza e sulconsensodi unapubblica opinioneche ciclicamente si innamora di “rivoluzionaridi cartone” salvo poi scoprire che sono peggio dei re denudati e deposti. Sottolineava Alessandro De Angelis, suHoffingtonpost.it, che questo scontro ha il carattere tombale dato dalla rottura dirapporti di fiduciapersonali. È buffo che siaMatteo Salvinia lamentarsene. Proprio lui che ha scientificamente svuotato l’alleato-competitor, oggi non può lamentarsi se un pentastellato a rischio decesso comincia a picchiare come un fabbro. Sorprendente è che si stupiscano igrillinisia dell’accanimento sui loro punti deboli,Virginia RaggieDanilo Toninelli, sia sull’irruenza del ministro dell’Interno. I cinque stelle portati al governo dalla verasinistra radical chicsi sono affidati a Salvini fondamentalmente perché sui temi più controversi hanno le stesseposizioni reazionarie: ad esempio sull’immigrazione. In queste settimane leggiamo impegnati testi di fantastici colleghi ammiratori diHillary Clinton,Barack ObamaeTony Blair, le cui gesta hanno riempito i loro articoli, che hanno scoperto ilsovranismo. Lo fanno da impuniti, così comeLuigi Di Maiosta dando spettacolo da impunito con le accuse a quel Salvini a cui puoi dire tutto, tranne negare che si sia sempre presentato al naturale: brutto era e brutto è (parlo di politica, il resto è affar suo e della pizzeria che frequenta). È probabile che la crisi sarebbe risolta se all’opposizionedi questi facinorosi ci fosse già una forza strutturata ovvero un movimento nascente in grado di convogliare la protesta e la voglia di vivere degli italiani. Scrivo “voglia di vivere” perché il governo delle due destre è stato espressione delcupio dissolvidella pubblica opinione disperata per le fanfaronate diMatteo Renzie per anni di governi che annunciavanoriformeche non facevano. Si può fare in tempo a dare uno sbocco a quell’elettoratoche si sta interrogando su chivotare? Si potrebbe, ma servirebbero “gesti” che rivelino l’esistenza nellasocietà, nelleistituzioni, nella politica di forze che amano davvero questo Paese e che non vogliono vederlo crollare per una lite di comari. Visibilmente al potere c’è un’Italiaincompetente. Un’Italia che non sa che cos’è illavoroe quanto sia difficile vivere giorni per giorno per chi ha poco. Visibilmente l’inganno populista–sovranistamostra il fiatone. Ma se non si mostra che cosa può sostituire questi personaggi, è inutile alimentare speranze. Ed io continuo a sperare che arriviMario Draghi,e che nei ministeri della ‘Forza’ ci siano persone che sappiano usarla con straordinaria parsimonia e umanità, professionisti non accattoni di popolarità. Il Paese è pieno di ottimiservitori dello Stato, di virtù repubblicane da mettere in campo.
