25 APRILE A REGGIO CALABRIA: UN GIORNO SENZA RESISTENZA E LIBERAZIONE

25 APRILE A REGGIO CALABRIA: UN GIORNO SENZA RESISTENZA E LIBERAZIONE

La Liberta’ e’ un vocabolo spontaneo,di questi tempi scontato nella mente, nel cuore e sulle labbra di un uomo. Istintivamente, pero’, vien voglia di scriverlo sempre in maiuscolo. Capita di perderla. Vicissitudini personali, sconvolgimenti collettivi . E quando cio’ accade le prigioni divengono dure da accettare, da sopportare. Eppure ci fu un periodo nella Storia del nostro paese in cui, Liberta’ era un miraggio, autodeterminazione era un’utopia, riscatto era il desiderio costante e segreto. Ed e’ a quei giorni che si e’ ispirato il Comune di Reggio Calabria e la sua amministrazione per celebrare la giornata del 25 Aprile in maniera inusuale e, sicuramente, di forte impatto emotivo. Le piazze piu’ importanti della citta’ sono state tappezzate di manifesti rievocanti provvedimenti fascisti. ” Reintrodotta la pena di morte”“Il voto non e’ piu’ segreto”” Pochi figli, il governo delibera tassa sul celibato”“Dichiarati decaduti tutti i deputati dell’opposizione”” Per legge fascista sono riconosciuti esclusivamente i sindacati fascisti, sono proibiti scioperi e serrate” Queste alcune delle scritte sui manifesti. Sembra che la Storia per un giorno abbia interrotto il suo corso e che, come uno schiaffo in pieno volto, voglia farci risvegliare dal torpore. Cosi’ la gente che passeggia sul Corso Garibaldi, in pieno centro storico cittadino, in un giorno teporoso di primavera, improvvisamente non sa se quei manifesti scritti con caratteri non moderni, siano una burla o siano una macchina del tempo fermatasi a ieri. Si fermano le persone che passeggiano a leggere i titoloni dei giornali d’epoca che campeggiano davanti ad alcune edicole e riportano:” E’ fatto tassativo e permanente divieto di riunione in pubblico di piu’di tre persone, di tenere anche in locali chiusi, adunate, manifestazioni, conferenze e simili”. Non sanno se ci si riferisca a piu’ di settanta anni fa o al novello decreto sicurezza. Sentire un brivido che corre lungo la schiena scorrendo i titoli dei cartelloni esposti che ricordano le leggi liberticide di quegli anni:” Al Sindaco subentra il potesta’ che esercita le funzioni del sindaco, della giunta e del Consiglio Comunale” e avvertire la sensazione che una direttiva del ministero dell’interno di questi ultimi tempi, quella che prevede l’ampliamento dei poteri del prefetto, ricordi proprio questa disposizione. Poi, scoprire che e’ il tema della giornata:” Come sarebbe stato questo 25 aprile senza la Resistenza e senza la Liberazione” Quei cartelloni esposti a Piazza Italia , sulla scalinata del Teatro Cilea, davanti alle edicole cittadine, traducono il senso di un giorno senza la Resistenza e le sue conseguenze e i suoi doni. Certo, la Storia per essere scritta ha bisogno del male senza il quale nessun martirio, nessun sacrificio assurgono a divenire per contrasto Bene, e ha bisogno della Memoria affinche’ si abbia sempre la consapevolezza che la Liberta’ e la Democrazia non siano ” valori scontati” , merce da svendere o barattare in nome di nostalgiche chimere autoritarie. Oggi a Reggio Calabria il tempo si e’ fermato, per dare agli italiani un po’ confusi e in balia di falsi miraggi, la possibilita’ di riprendersi la Storia.