LE SANZIONI ALL’IRAN DA PARTE DI TRUMP? UN’OCCASIONE CHE IL M5S NON DOVREBBE LASCIARSI SFUGGIORE
Purtroppo da uno come Enzo Moavero Milanesi, ex ministro per gli affari europei (+ europa di così si muore) dei governi Monti e Letta e attuale ministro degliesteri (ma come mai? davvero non c’era di meglio?) non ci si può aspettare molto, per cui l’iniziativa la dovrebbe prendere direttamente Conte. Spiegando in modo elegante e diplomatico all’ambasciatore americano che Trump può mettere tutte le sanzioni che vuole, all’Iran e a chi gli pare, ma che pretendere che le metta anche l’Italia, contro i propri interessi, è assurdo, o una cattiva abitudine imparata ai tempi del Pd; e che se gli americani ce le imponessero con le minacce, potrebbero ritrovarsi senza basi militari in Italia. Non serve farlo, basta dirlo; per stanare Salvini, per esempio, e vedere se si allinea con Washington contro la sovranità italiana che fa finta di difendere.Senza preoccuparsi dell’ostilità americana; basta leggere il New York Times per capire che comunque il M5S è il loro nemico, qualunque cosa faccia, per il solo fatto di essere populista e non iperliberista. Niente da perdere, dunque, e parecchio da guadagnare. Il suo momento di maggiore popolarità Bettino Craxi lo raggiunse nel 1985, quando a Sigonella tenne testa all’arroganza di Reagan; alle elezioni di due anni dopo, la sua fermezza venne ricompensata con il migliore risultato di sempre per il PSI. La tracotanza di Trump è un’occasione che il M5S non dovrebbe lasciarsi sfuggire.
