LITE TRA DUE SENZATETTO DIVENTA UN PERICOLO ISLAMICO. E NON E’ NORMALE

LITE TRA DUE SENZATETTO DIVENTA UN PERICOLO ISLAMICO. E NON E’ NORMALE

Come tutti sapete di sicuro, la notizia è che “un marocchino ha aggredito un uomo col crocifisso al collo, a Roma, perché lo riteneva insultante per la propria religione”. A seguito di questa notizia, Salvini ha annunciato: “Scrivo a tutti i prefetti e questori per aumentare controlli e attenzione in luoghi di aggregazione di cittadini islamici, per prevenire ogni tipo di violenza contro cittadini innocenti”, sancendo così definitivamente l’esistenza di due distinte categorie di cittadini: i “cittadini islamici” e quelli “innocenti”. Ma vediamo un po’ cosa ha riportato la questura circa l’accaduto.Innanzitutto, i due cittadini erano entrambi senzatetto. Quindi la notizia diventa:“Un senzatetto marocchino ha aggredito un altro senzatetto col crocifisso al collo, a Roma, perché lo riteneva insultante per la propria religione”.Ma, forse, il fatto che fossero entrambi senza fissa dimora non dava abbastanza l’idea del “musulmano che aggredisce il bravo cittadino italiano” per colpa di una croce al collo. Poi, va detto che anche l’altro uomo era straniero, per la precisone georgiano. E allora sarebbe: “Un senzatetto marocchino aggradisce un senzatetto georgiano col crocifisso al collo, perché lo riteneva insultante per la propria religione”.Ma, come sapete di sicuro, la nazionalità di qualcuno si specifica SOLO per l’aggressore, mai per l’aggredito, e SOLO se si tratta di uno straniero (e ovviamente se ne specifica anche la religione, ma SOLO se musulmano). Poi, leggendo il verbale della questura, scopriamo che la lite tra i due uomini sarebbe iniziata all’interno di un autobus e poi sarebbe continuata fuori, quando il marocchino avrebbe colpito il georgiano con una coltellata, “perché voleva rubargli la catenina”. A questo punto la storia diventerebbe: “Un senzatetto marocchino aggradisce un senzatetto georgiano, dopo una lite, per rubargli la catenina che aveva al collo”. Che è giusto un po’ diverso da quello che è stato preso a pretesto da Salvini per invocare “controlli sui cittadini islamici”.Messa così, sarebbe stata una notizia di cui non si sarebbe occupato nessuno, trattandosi, di fatto, di una lite tra due senzatetto stranieri. Da dove nasce, allora, la “notizia”?Da una storia che avrebbe riferito, in un secondo momento, il georgiano al pronto soccorso (non alla polizia).Ma tanto è bastato, in assenza di crimini “musulmani doc”, per dare modo allo sciacallo dell’interno di seguitare la sua propaganda d’odio. “Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave”. È il quarto punto degli undici “Principi della propaganda” di Goebbels, il ministro della Propaganda nazista.E Salvini li ha studiati benissimo, quegli 11 punti.Ma noi seguitiamo pure a far finta di niente, ad illuderci che sia “tutto normale”.La pensavano così anche durante la Repubblica di Weimar.