LA MISTERIOSA MORTE PINO PINELLI

Sono andato questa mattina alla presentazione del progetto “Noi partigiani” nella sede all’Anpi nazionale.E cercherò di partecipare, aderendo all’appello di mobilitare giornalisti e filmmakers per raccogliere le interviste agli ultimi partigiani viventi, che sono comunque qualche migliaio.Però ho ricordato la necessità di dare voce anche ai partigiani che non ci sono più, magari attraverso i loro familiari.E come esempio ho ricordato l’anarchico Pino Pinelli che nelle sue ultime ore di vittima subiva un interrogatorio in Questura a Milano in cui a lui che da ragazzo era stato staffetta partigiana veniva accollato dal capo dell’Ufficio Politico Antonino Allegra un attentato dinamitardo compiuto il 25 aprile di quell’anno!Insomma un funzionario della polizia alle dirette dipendenze del dirigente degli Affari Riservati Silvano Russomanno, numero due del servizio segreto del Viminale, cercava di incastrare un ex partigiano addebitandogli un attentato che poi sarebbe stato sanzionato come un attentato dei fascisti Freda e Ventura. Ma intanto non quelle ore del dicembre 1969, concluse poi con la caduta mortale di Pinelli dal quarto piano della Questura, questa era l’accusa. La regia apparteneva a quel Russomanno che dopo l’8 settembre si era arruolato in un battaglione tedesco della contraerea, il battaglione Flach