TIMEO DANAOS ET DONA FERENTES. IL ‘SI’ TAV’ FATALE PER CHIAMPARINO IN PIEMONTE

TIMEO DANAOS ET DONA FERENTES. IL ‘SI’ TAV’ FATALE PER CHIAMPARINO IN PIEMONTE

La sconfitta di Sergio Chiamparino nella competizione per la presidenza della Regione Piemonte merita almeno una riflessione a margine delle considerazioni più ampie di carattere generale, che analizzano i flussi di voto, l’incapacità del PD di intercettare il voto dei Cinquestelle, il travaso di questi verso la Lega, che raccoglie i voti in libera uscita di Forza Italia, in parte finiti pure alla destra estrema dei Fratelli d’Italia. Bisognerebbe naturalmente ricordare il disgusto per il Partito Democratico, a torto o perlopiù a ragione, diffuso in larghissimi settori della popolazione, per l’appiattimento della politica di quel partito sulle decisioni, le scelte e gli orientamenti della Commissione della UE, e in generale rispetto ai desiderati di cricche di potere finanziario, di lobby incuranti degli interessi dei ceti deprivilegiati, e così via: al punto da far scomparire, nel discorso del Partito, qualsiasi elemento non solo di critica, ma persino di dubbio ragionevole.