MARCO CARTA, IL GIUDICE NON CONVALIDA L’ARRESTO PER FURTO: MA RESTA INDAGATO

MARCO CARTA, IL GIUDICE NON CONVALIDA L’ARRESTO PER FURTO:  MA RESTA INDAGATO

La vicenda del cantante sardo, che ha tenuto banco per tutto il giorno, cambia di botto:MARCO CARTA E’ ESTRANEO AI FATTI. Non è stato lui a rubare le magliette per il valore di 1200euro. A stabilirlo il giudice del tribunale di Milanoche lo ha processato per direttissima dopo i fatti a lui contestati.‘Non sono stato io a rubare, per fortuna è andato tutto bene, sono felice di poterlo dire’ha dichiarato dopo il rilascio. Estraneo a qualsiasi addebito,dice il suo legale. Sono altri gli autori del vile gesto,‘lui è una bravissima persona’.Convalidato il fermo, invece, per la donna che stava con lui: sia  il caccaciavite per togliere l’antitaccheggio, sia il ‘bottino’ erano all’interno della sua borsa. Al vaglio della Polizia i filmati registrati  dalle telecamere del negozio. Il cantante resta comunque indagato per concorso in furto aggravato: la prima udienza per il processo è stata fissata a settembre. Intanto è bene quel che finisce bene, ribadisce il legale.  Se l’è vista brutta però, Marco.Sbattuto come un mostro in prima pagina e sbeffeggiato sui social pesantemente dai fan e non.Sembrava assurdo che avesse deliberatamente scelto di rovinarsi con le sue stesse mani. Per fortuna le cose non stavano così.E la Giustizia mai come stavolta è stata abile e veloce nell’accertare i fatti.Chissà, potrebbe trarne spunto per una nuova canzone.In fondo si canta la vita, o no?E alla sua, non manca niente, neanche il brivido degli arresti, seppur domiciliari. “Chi ha rubato, dunque, le magliette”? Sarà il giudice a dirlo perché lui preferisce tacere. Non fa la spia, dice.