TRUMP A LONDRA PER IL PROSSIMO ACCORDO COMMERCIALE “FENOMENALE”

TRUMP A LONDRA PER IL PROSSIMO ACCORDO COMMERCIALE “FENOMENALE”

La visita di Trump a Londra, una volta espletate le formalità di cortesia e il pranzo con la Famiglia Reale, con la Regina Elisabetta a far gli onori di casa, ha previsto per la seconda giornata, una tavola rotonda con i principali esponenti del business britannico, incentrata sulle prospettive del dopo Brexit sui rapporti commerciali tra Inghilterra e America. Al termine, Trump si è recato all’incontro in Downing Street con la dimissionaria premier Theresa May.I due leader hanno trattato temi che vanno dalla Brexit all’Iran e anche il caso Huawei. Il presidente americano aveva rilasciato una dichiarazione prima del vertice annunciando che una volta superata la fase del Brexit, gli Usa sono intenzionati a chiudere con il Regno Unito “un accordo commerciale fenomenale”.Trump ha infatti precisato alla May che è una cosa che, sia lui, sia gli americani, vogliono fare. Poi con tono scherzoso ha detto alla premier: “Non mollare, facciamo questo accordo”, quasi a significare di ripensare alle dimissioni che sono annunciate per venerdi.Theresa May ha risposto che ci sono “enormi opportunità e sfide da cogliere insieme”.Nella previsione di Trump, i due Paesi potrebbero arrivare a triplicare il volume di affari commerciali. Secondo quanto riportato dall’ambasciatore Usa nel Regno Unito, si sta già preparando un accordo a Washington che potrebbe essere molto rapido e l’ambasciatore auspica che Londra apra ai prodotti agricoli Usa. Oltre al caldo tema dell’Iran, si parlato dell’intenzione del Regno Unito di difendere l’accordo nucleare e l’ambiente, con gli Stati Uniti che si sono defilati dall’accordo sul clima, di Parigi.Intanto da Washington arrivano pressioni su Londra per tagliare fuori Huawei dalla sua rete 5G. Dopo l’incontro con la dimissionaria May è previsto un pranzo di lavoro e una conferenza stampa dei due leader. Poi Trump e Melania rientreranno a Winfield House, la residenza dell’ambasciatore americano e in serata riceveranno per la cena il principe Carlo e Camilla. Sulla Brexit, Trump, prima ancora del suo arrivo aveva espresso la sua opinione suggerendo al Regno Unito di lasciare la Ue, senza accordo e “sbattendo la porta”. Aveva anche definito l’ex ministro degli esteri Boris Johnson un “eccellente primo ministro”. Trump ha però contraddistinto la sua visita in Inghilterra anche con una risposta velenosa su Twitter, nella quale definisce “un perdente” il sindaco di Londra, Sadiq Khan, che aveva criticato la decisione di “srotolare il tappeto rosso” per Donald Trump.Khan è il primo sindaco di una capitale europea che è figlio di cittadini immigrati musulmani e oggi il sindaco londinese non si è risparmiato la risposta al presidente Usa, e in un’intervista a Sky News lo ha descritto “il volto dell’estrema destra nel mondo” e “il poster boy”, il modello, dell’estrema destra mondiale e leader dalla visione politica “ripugnante” in Paesi come “l’Ungheria, la Francia o l’Italia”. La presenza del Presidente americano è stata anche contestata da qualche migliaio di persone in corteo dal centro cittadino fino al concentramento in Trafalgar Square. I manifestanti erano esponenti dell’opposizione, attivisti, ma anche gente comune. La “mascotte” della manifestazione contro la politica “odiosa e divisiva di Trump”, era un enorme pallone gonfiato, che riproduceva la faccia del presidente Usa.Nel corso della manifestazione il leader del Partito laburista, Jeremy Corbin ha attaccato le “politiche divisive”, spiegando come i migranti vadano trattati come esseri umani e dicendo che meritano comprensione e sostegno. Corbyn in un tweet aveva indicato la protesta come un’opportunità per essere solidali con quelli che Trump ha sempre attaccato, a cominciare dal sindaco Khan. Trump ha detto di non aver notato proteste, liquidando l’argomento definendolo “fake news”. Ha invece fatto apprezzamenti per il servizio d’ordine attuato da Scotland Yard.Ha inoltre risposto alle pesanti critiche di Corbyn, appellandolo come “forza negativa”, spiegando inoltre che il leader laburista voleva incontrarlo ma che lui aveva declinato l’incontro.