VOGLIO UNA DONNA
Come nel teatro di Shakespeare del 1600, la commedia che sta andando in scena nei palazzi romani prevede che anche i ruoli femminili vengano interpretati da maschi, meglio ancora se ragazzini. Una politica unicamente al maschile che mostra tutte le peggiori sfaccettature dell’autodefinitosi “sesso forte”: l’aggressività fine a se stessa, la manzoniana vigliaccherìa, la falsità opportunistica, l’incoerenza organizzata, l’interesse personale prima di ogni altra cosa. Grande assente il buonsenso, quel buonsenso che fin dal Pleistocene nasce dall’incontro tra i due sessi che per la salvezza della specie hanno fuso le rispettive risorse. Non è un caso che totalitarismo, la peggior iattura del consorzio umano, e maschilismo vadano di pari passo.Si rimane invece allibiti nel constatare come questa ondata di barbarie fallomunita trovi il sostegno di tante donne, vittime designate al pari di migranti, rom ed omosessuali.
