ROMANZO VIMINALE
Sul trenino Ostia-Porta San Paolo circondata da una decina di minorenni. Li conto: 5 ragazzi e tre ragazze. Tutti supergriffati, superIPhonatie supertatuati (dove fa specie non il tatuaggio total body ma che alla loro età abbiano avuto i soldi per farselo). Uno, col rosario al collo, ha la madre che fa le pulizie ai Casamonica e dice che non bisogna credere a quello che dice Internet, un altro, fermato dalla polizia, è in attesa di processo per aver guidato una CarToGo senza patente, un altro ha il padre accusato di tentato omicidio per aver preso per il colletto e appeso fuori dalla finestra la maestra che a sua volta aveva rovesciato un piatto di pasta sul figlio, le tre ragazze sedute per terre giocano coi loro cellulari che portano i segni di unghie laccate. A un certo punto il discorso scivola sulla legittima difesa. Ovviamente tutti sono a favore perché Salvini ha detto che è cosa giusta.E io tra di loro, schiacciata in un angolo.Vorrei dire loro tante cose.Ma da ‘ndo cazzo inizio?
