SEA WATCH, NON CONVALIDATO L’ARRESTO DI CAROLA

SEA WATCH, NON CONVALIDATO L’ARRESTO DI CAROLA

Il gip di Agrigento, Alessandra Vella, non ha convalidato l’arresto della comandante della Sea Watch, Carola Rackete, ha escluso il reato di resistenza e violenza a nave da guerra e ritenuto il reato di resistenza a pubblico ufficiale giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”, quello di salvare vite umane in mare. Quindi decadono anche gli arresti domiciliari decisi dalla procura che aveva chiesto la convalida della misura restrittiva e il divieto di dimora in provincia di Agrigento. Il gip sottolinea che la scelta del porto di Lampedusa non sia stata strumentale, ma obbligatoria considerando che i porti dell Libia e della Tunisia non sono stati ritenuti porti sicuri.Una manifestazione a Palermo si stava svolgendo davanti all’ingresso del porto a sostegno della «Capitana». Alla notizia si è alzata un’ovazione.Ad annunciarla è stato il sindaco, Leoluca Orlando, che ha aggiunto: “Adesso aspettiamo Carola qui a Palermo”. Matteo Salvini ha commentato : “Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”.Inoltre il ministro dell’Interno annuncia che la donna: “tornerà nella sua Germania, dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi. L’Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia. La pacchia è finita”. Stamattina la Sea Watch ha fatto sapere che continuerà a salvare vite anche se la nave è posta sotto sequestro.In questo momento la Sea Watch sta navigando verso Licata, a bordo 20 uomini dell’equipaggio. La nave arriverà nella notte o al massimo le prime ore di domattina dove raggiungerà la nave Ionio anch’essa sotto sequestro. In una nota rivolta alla stampa la Sea Watch risponde: