A PROPOSITO DI FRANS TIMMERMANS ‘IL SOLITO BUROCRATE’

A PROPOSITO DI FRANS TIMMERMANS ‘IL SOLITO BUROCRATE’

Ecco come si è presentato alla classe dirigente europea (che avrebbe dovuto votarlo) l’olandese Frans Timmermans, identificato dal nostro governo -per voce diGiuseppe Conte- come “il solito burocrate nemico della volontà popolare”.Esponente di punta del radicalismo progressista dell’Europa del nord, ardente avversario di Schauble, di Barroso e di Monti. Sposato con due figli, proviene da una famiglia cattolica romana, di forte impronta progressista e sociale. “Il mio programma intende essere all’insegna di un’Europa più solidale e più equa. La nuova Europa che dobbiamo costruire deve partire non dalla finanza bensì dai diritti sociali, perchè è necessario occuparsi delle esistenze degli europei e non più soltanto dei numeri e numeretti relativi ai bilanci delle istituzioni finanziarie. Necessario, quindi, lanciare vasti piani di investimenti di lungo termine che accompagnino la transizione verso la green economy, salario minimo, lotta al cambiamento climatico che può essere combattuta solo a livello Ue, una tassa sul carbone, una giustizia sociale che sia anche giustizia fiscale, soprattutto per ciò che riguarda una forte e immediata tassazione delle grandi multinazionali….sono fondamentalmente ecologista e femminista e ritengo che sia necessario cambiare le regole in Europa perché dico basta con l’austerità ma allo stesso tempo ricordando che se un governo vuole convincere gli altri a cambiarle, non può ignorarle e le deve rispettare. Il progresso e il futuro dell’Europa passano attraverso la lotta all’energia dei fossili puntando al loro pensionamento, la promozione della parità di genere anche e soprattutto in termini di parità salariali, il rispetto della diversità multi etnica e una riduzione della spesa per armamenti”. Polacchi, ungheresi e slovacchi, temendo la forte tassazione poichè hanno accelerato la produzione di carbone, con grave danno ambientale in tutta l’Europa dell’est, si sono fatti ben rappresentare dall’Italia e dal nostro governo. Essendo la terza potenza economica del continente, il nostro veto ha avuto una forza dirompente. Esultano e festeggiano il signor Google, Amazon, Facebook, Bayer/Monsanto e tutti i petrolieri e proprietari di miniere. Il governo italiano festeggia parlando di una vittoria nazionale. Così anche la speculazione finanziaria in borsa.A vostra insaputa, avete votato per salvaguardare gli interessi dei petrolieri texani, dei miliardari russi e degli speculatori finanziari, ma soprattutto avete detto no al cambiamento, no alla cancellazione dell’austerity, no alla green economy.Avete creduto a Lega e M5s e questo è il piatto che è stato servito.