E I MARÒ? ULTIMA PUNTATA: DECIDE TRIBUNALE DELL’AJA
I Marò, una vicenda iniziata sette anni fadella quale si parla poco o niente. O a sproposito. Come quando si cita il ritornello‘e i Marò’?dinanzi a temi irrisolti, irrisolvibili, senza capo né coda. I Marò sono loro, i due fucilieri italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Gironeaccusati di aver ucciso due pescatori scambiandoli per piratinello stato indiano di Kerala il 15 febbraio del 2012. I due militari, all’epoca erano imbarcati sulla petroliera Enrica Lexie in funzione anti-pirateria. Da allora è iniziato il calvario per i due fucilieri(processi/carcere/problemi di salute)e un tira e molla tra i due Paesi,per stabilire chi tra Italia e India debba giudicare i due militari. Finalmente ci siamo.Dopo lunghi ed estenuanti sette annioggi, dinanzi al Tribunale arbitrale dell’Aja si è aperto il processo per decidere a chi spetta la giurisdizione per accertare le responsabilità. Ad accendere la miccial’ambasciatore Francesco Azzarellosecondo il qualel’India li ritiene già colpevoli di omicidio ancor prima che le accuse fossero formulate’. Una dichiarazione forte che però esprime il sentimento indiano più volte percepito. Sentore che va esattamente nella corrente opposta, sottolinea Azzarello, poiché i due marò, funzionari dello Stato italiano, erano in servizio a bordo di una nave battente bandiera italiana e ‘in acque internazionali’ e pertanto‘immuni dalla giustizia straniera’. Ragion per la quale, l’Italia rivendica la giurisdizione sull’accertamento del caso. ‘Però le vittime, in questa vicenda, sono l’India e i due suoi pescatori’, gli fa eco il rappresentante di Delhi, G. Balasubramanian, a dimostrazione che le posizioni non sono affatto immutate. Ai giudici del tribunale dell’Aja l’ardo compito di stabilire a chi affidare la giurisdizione in questa infinita vicenda sulla quale si aspetta da tempo che venga messa la parola fine
